Germania all'assalto del quarto titolo mondiale: dalla sua la tradizione ed una rosa invidiabile

Gomez non convocato, Klose e Reus le solite certezze

28 Maggio 2014   07:08  

La Mannsschaft (in tedesco la mia squadra), vale a dire la nazionale di calcio tedesca, dopo avere stravinto il proprio girone di qualificazione a mani basse (ben 28 i punti messi insieme), si appresta ad affrontare i Mondiali in Brasile, forte delle 3 edizioni vinte in passato e di una rosa di prim'ordine.

La prima volta fu nel 1954 in Svizzera, quando le Adler (le aquile, altro affettuoso nomignolo con cui vengono definiti i calciatori tedeschi), dopo essere state escluse dal mondiale del 1950, disputato proprio in Brasile, a cause dei conflitti tra l'allora Germania Ovest (egida sotto la quale la Germania che vinse le tre edizioni dei mondiali si pose, fino alla riunificazione della stessa avvenuta negli anni '90) e la Germania Est, sconfissero a sorpresa in quel di Berna l'Ungheria, la grande favorita di quell'edizione, e dopo avere sconfitto i tedeschi nel girone di qualificazione con un sonante 8-2. In quel che fu definito "il miracolo di Berna" la Mannsschaft sconfisse in rimonta i magiari, dopo essere stata sotto per 0-2, trionfando tra lo stupore generale nel mondiale elvetico.

Il secondo successo arrivò nel mondiale disputato in casa nel 1974, allorché la squadra allenata da Franz Becknbauer riuscì a piegare per 2-1 in finale a Monaco di Baviera l'Olanda di Johan Cruyff, diventando per la seconda volta campione del mondo. Il terzo ed ultimo successo risale ai mondiali disputati in Italia nel 1990, quando la Nazionale guidata allora da Berti Vogts battè nella finale disputata a Roma, in un remake della finale di 4 anni prima in Messico, l’Argentina di Maradona campione in carica, grazie ad un discusso rigore trasformato da Brehme. Quella fu l'ultima apparizione della Nazione tedesca con la distinzione tra Ovest ed Est; dopo la riunificazione, infatti, la squadra si chiamò solo Germania.

Attualmente la squadra tedesca è una delle formazioni più solide al mondo, ed occupa la piazza d’onore nel ranking Fifa, alle spalle delle "Furie Rosse" della Spagna. La nazionale attualmente allenata da Joachim Low non sembra avere punti deboli, e il modulo 4-3-3 solitamente adottato dall'allenatore della formazione teutonica risulta essere una garanzia di compattezza e qualità.

Low ha rinunciato alla convocazione di Mario Gomez, reduce da una stagione alla Fiorentina condizionata dai problemi fisici, giustificando tale scelta con queste parole: "La forma è stata uno dei criteri fondamentali sui quali ho basato le mie scelte. Lui ha giocato poco da settembre ad oggi".

Convocato, almeno in prima istanza (attualmente sono 26 i calciatori chiamati per il mondiale in Brasile, ma la rosa dovrà essere sfoltita di 3 elementi per il 2 giugno), l'attaccante della Lazio Klose, al quale manca solo una rete per superare il record di Gerd Muller, con il quale attualmente condivide lo score di 68 reti, numero più alto di reti mai segnate da un calciatore con la maglia della Mannsschaft.

La formazione tedesca, tuttavia, può contare su svariati altri giocatori di livello e di esperienza come il capitano Philipp Lahm e Jerome Boateng, oltre che su giovani di prospetto come Erik Durm e il sampdoriano Shkodran Mustafi.

A centrocampo Low, potrà contare sulla grande qualità di Sami Khedira e Mesut Ozil, mentre in avanti Marco Reus del Borussia Dortmund e Mario Gotze del Bayern Monaco rappresentano una garanzia. Le Adler sono alla ricerca del loro quarto successo, e con questa squadra ne hanno la legittima ambizione.

 

I 26 preconvocati del ct Joachim Low (il 23 maggio Lars Bender ha abbandonato il ritito per infortunio):

Portieri: Manuel Neuer (Bayern Monaco), Roman Weidenfeller (Borussia Dortmund), Ron-Robert Zieler (Hannover)

Difensori: Erik Durm (Borussia Dortmund), Jerome Boateng (Bayern Monaco), Kevin Grosskreutz (Borussia Dortmund), Benedikt Howedes (Schalke), Mats Hummels (Borussia Dortmund), Marcell Jansen (Amburgo), Phillip Lahm (Bayern Monaco), Per Mertesacker (Arsenal/Inghilterra), Shkodran Mustafi (Sampdoria/Italia), Marcel Schmelzer (Borussia Dortmund)

Centrocampisti: Julian Draxler (Schalke), Matthias Ginter (Friburgo), Leon Goretzka (Schalke), Mario Gotze (Bayern Monaco), Andre' Hahn (Augsburg), Sami Khedira (Real Madrid/Spagna), Toni Kroos (Bayern Monaco), Max Meyer (Schalke), Thomas Muller (Bayern Monaco), Mesut Ozil (Arsenal/Inghilterra), Marco Reus (Borussia Dortmund), Bastian Schweinsteiger (Bayern Monaco)

Attaccanti: Lukas Podolski (Arsenal/Inghilterra), André Schurrle (Chelsea/Inghilterra), Miroslav Klose (Lazio/Italia), Kevin Volland (Hoffenheim)

Christian Barisani


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