Giallo Ylenia Carrisi, Tragica Svolta e Al Bano: "Mi Piacerebbe che Sia Così"

Nel 1993, Ylenia Carrisi, figlia di Al Bano e Romina Power scompare a New Orleans in circostanze che restano misteriose. Almeno fino a oggi, come riporta 'Il Giorno', secondo il quale ci sarebbe una tragica svolta nel giallo della primogenita di Al Bano. Ylenia sarebbe stata uccisa da un camionista che le aveva dato un passaggio "per proseguire il suo viaggio on the road". A far luce sul presunto delitto sarebbero le rivelazioni di Keith Hunter, presunto omicida e le indagini dello sceriffo della contea di Palm Beach.

Secondo il quotidiano meneghino, la stessa Interpol ritiene la pista attendibile, "tanto che, due settimane fa, ha spedito in tutta fretta i carabinieri a Cellino San Marco per prelevare i campioni del Dna del cantante e dei suoi figli Yari, Cristel e Romina Junior".

Insieme ai reperti dei fratelli di Ylenia e di Al Bano, ora nella mani dei carabinieri dei Ris di Roma, in collaborazione con il Nucleo investigativo del Comando provinciale di Brindisi, anche quelli di Romina Power, che si trovava a New York durante il prelievo dei carabinieri. Gli esiti dei prelievi (il codice) sono stati inviati negli Stati Uniti, dove verranno messi a confronto con il dna di un cadavere ritrovato dagli inquirenti e rinvenuto a Holt, in Florida, il 15 settembre del 1994.

"Nel 1996 - scrive il quotidiano - Jesperson ha confessato di aver ucciso una ragazza conosciuta in una stazione di servizio di Tampa, in Florida. La giovane, che si faceva chiamare Suzanne, zaino in spalla, stava cercando di raggiungere la California o il Nevada. In quel periodo, secondo gli investigatori statunitensi, Ylenia Carrisi frequentava un artista di strada di New Orleans, che fu anche sospettato di omicidio, ma soprattutto era solita farsi chiamare proprio con questo nome: Suzanne".

Lo sceriffo di Palm Beach avrebbe continuato per anni a cercare il nome e il volto da associare alle ossa ritrovate a Holt, ricostruendo, grazie all'aiuto di un perito, il volto della donna che "sarebbe di una somiglianza incredibile con il viso di Ylenia", tanto da far scendere in campo l'Interpol. Dopo oltre vent'anni di indagini, questa potrebbe essere la volta buona per risolvere la vicenda. Contattato telefonicamente dall'Adnkronos, Al Bano ha confermato la notizia del prelevamento del campione del dna: "Confermo. Una settimana fa mi è stato prelevato il dna". E sulla speranza che si possa arrivare a una soluzione del caso, risponde: "Mi piacerebbe che fosse così".