BRESCIA - Giallo nel bresciano, dove una donna di 54 anni, Angela Mura, è stata trovata morta, con il cranio sfondato nella sua abitazione a Castenedolo
È ricercato il marito, Alessandro Musini, ancora irreperibile. A lanciare l'allarme all'ora di pranzo è stato il figlio 15enne: si è svegliato e ha visto il corpo della madre in camera da letto, in una pozza di sangue. La donna, stando ad una prima analisi del medico legale, sarebbe però stata uccisa questa mattina attorno alle otto. Lo stesso figlio della coppia avrebbe raccontato ai compagni di classe che i genitori erano sul punto di separarsi e che proprio oggi la madre avrebbe dovuto incontrare un avvocato. Si tratta di una famiglia di origina sarda, trapiantata da anni nel paese in provincia di Brescia.
Il marito della donna, operaio 50enne in un'azienda di Montichiari, nel Bresciano, e con qualche piccolo precedente penale alle spalle, oggi non si è presentato al lavoro e i carabinieri stanno cercando una Opel Astra grigia, sulla quale Alessandro Musini sarebbe scappato questa mattina. Per tutto il pomeriggio l'elicottero dei carabinieri ha sorvolato la provincia bresciana alla ricerca dell'uomo. Ancora nessuna traccia anche dell'arma del delitto. A tal proposito i cassonetti dell'immondizia posti proprio all'esterno dell'abitazione teatro dell'omicidio sono stati sequestrati alla ricerca dell'oggetto utilizzato per uccidere Angela Mura. In casa mancherebbero alcuni oggetti da lavoro. Sarà però l'autopsia disposta dal pm della Procura diBrescia, Francesco Piantoni, a stabilire con certezza la natura dell'oggetto usato. La donna era vedova del primo marito, morto in un incidente in moto, e dal quale aveva avuto una figlia, che vive in Sardegna, e un secondo figlio di 20 anni, residente invece nel Bresciano. La donna ha avuto poi il terzo figlio da Alessandro Musini, che aveva sposato anni fa.
La famiglia da tempo aveva gravi problemi economici. Lei ogni tanto faceva la badante per gli anziani del paese, mentre lui aveva trovato un impiego da poco. «Anche settimana scorsa la signora era venuta in Comune a chiedere un lavoro e i servizi sociali conoscevano bene la situazione di questa famiglia» ha detto il sindaco di Castenedolo Gianbattista Groli. «Ultimamente Musini faticava a pagare l'affitto della casa» ha spiegato il proprietario dell'immobile dove si è consumata la tragedia. I due figli maschi della vittima per tutto il pomeriggio sono stati ascoltati nella caserma dei carabinieri di Castenedolo per ricostruire la situazione della famiglia.