Giorgi (CISL), restituzione IRPEF ingiusta per gli aquilani

ABRUZZORINASCE

15 Luglio 2009   12:36  

"La restituzione dell'Irpef a partire dal prossimo anno e' un provvedimento ingiusto e iniquo". E' quanto sostiene il segretario regionale Cisl, Gianfranco Giorgi, che parla di "un'ulteriore penalizzazione per i cittadini aquilani. Tra i tanti impegni assunti dal Governo, e sottolineati in piu' occasioni durante le visite all'Aquila del premier Silvio Berlusconi - continua Giorgi - figurava la sospensione dell'irpef a carico di lavoratori e aziende. Una boccata di ossigeno, che avrebbe consentito agli aquilani di affrontare la fase di emergenza con qualche disponibilità economica in piu'. L'annuncio della sospensione del provvedimento, con la restituzione allo Stato di quanto dovuto da gennaio 2010 - aggiunge il sindacalista - appare come una decisione in controtendenza rispetto agli altri impegni assunti dal Governo per la rinascita della citta' e del territorio circostante". Secondo Giorgi "andrebbe applicato lo stesso criterio adottato in Umbria e in Friuli, dove le tasse sono state restituite dopo un decennio e nella sola misura del 40 per cento. E' vergognoso - continua - che il Governo, a pochi mesi dal sisma e in una fase ancora di piena emergenza chieda ai cittadini la restituzione delle somme non pagate. Cittadini che si trovano, in buona parte, a dover affrontare il problema delle abitazioni e della mancanza di lavoro, cassa integrazione e quant'altro. Non si risanano le casse del Paese con le tasse degli aquilani. Riteniamo opportuno - conclude Giorgi - che il Governo torni sui suoi passi e riveda il provvedimento lasciando ai lavoratori e alle aziende un lasso di tempo sufficiente a recuperare terreno e ricostruire, pian piano, un tessuto economico dilaniato dal terremoto".

 


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