Espulso il ragazzo arrestato per spaccio: la misura è stata adottata dopo la detenzione e il coinvolgimento in attività criminali.
Nella serata di ieri, la Polizia di Stato di L’Aquila ha eseguito il rimpatrio di un giovane cittadino albanese, arrestato nelle scorse settimane per spaccio di stupefacenti. Il provvedimento di espulsione, adottato dal Prefetto e dal Questore, è scattato subito dopo la sua recente scarcerazione, con immediato accompagnamento alla frontiera.
Il giovane aveva fatto ingresso in Italia da minorenne ed era stato inserito in una comunità di accoglienza per stranieri non accompagnati, ottenendo inizialmente un permesso di soggiorno provvisorio. Raggiunta la maggiore età, aveva poi convertito il permesso in uno per motivi di lavoro. Tuttavia, le attività criminali hanno interrotto il suo percorso di integrazione.
Agli inizi di settembre, il giovane è stato arrestato dai Carabinieri di L’Aquila. L’operazione è avvenuta in flagranza di reato: il ragazzo, insieme a un connazionale, è stato sorpreso mentre era impegnato nello spaccio di sostanze stupefacenti. A seguito della convalida dell’arresto, il giovane è stato messo a disposizione dell’Ufficio Immigrazione della Questura di L’Aquila, che ha avviato le procedure per l’espulsione.
Ricevuto il provvedimento di espulsione emesso dal Prefetto di L’Aquila, dott. Di Vincenzo, l’Ufficio Immigrazione ha dato immediata esecuzione all’ordine del Questore De Simone. La misura ha previsto l’accompagnamento del giovane fino allo scalo aeroportuale di Roma Fiumicino, scortato da personale della Polizia di Stato, per il successivo rimpatrio in Albania.
Questo intervento sottolinea l'attenzione delle autorità verso il contrasto dello spaccio di droga, soprattutto quando vede coinvolti cittadini stranieri che, dopo un periodo di accoglienza, si trovano a violare le leggi del Paese ospitante. La procedura di espulsione, in questi casi, si conferma uno strumento fondamentale per garantire la sicurezza e il rispetto della legalità.