A questi argomenti la Sinistra l’Arcobaleno ha dedicato ieri una iniziativa alla quale hanno partecipato Betty Leone, candidata alla Camera per il Collegio Abruzzo, l’euro parlamentare Giovanni Berlinguer, il Rettore della Università dell’Aquila Ferdinando Di Orio e Maurizio Acerbo, candidato al Senato. Al centro del dibattito il concetto di laicità.
“Dico, Pacs, testamento biologico, interruzione volontaria di gravidanza, fecondazione assistita, orientamento sessuale, convivenze, esordisce Giovanni Berlinguer, sono argomenti che alludono a domande di senso fondamentali per la politica e la democrazia e per una classe dirigente che voglia garantire a tutti cittadinanza piena e contrastare ogni forma di discriminazione.”
“Su questi temi – interviene Betty leone - si è aperta una partita tutta ideologica e strumentale Lo confermano le politiche esclusivamente familistiche, gli attentati alla 194, trasversalmente condivisa al tempo della sua approvazione, da laici e cattolici, la legge 40 sulla procreazione assistita, che costringe le donne a dolorose cure invasive e costosi pellegrinaggi all’estero per avere un figlio, l’omofobia ecc.
Noi chiediamo che la 194 trovi piena applicazione, regolamentando l’obiezione di coscienza, potenziando la rete dei consultori, promuovendo la prevenzione e l’educazione sessuale..
Chiediamo che la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita venga cambiata. Bisogna sapere, per esempio, che oggi non può essere fatta alcuna analisi preventiva per verificare eventuali malformazioni o malattie genetiche, con conseguenze drammatiche per le persone affette da malattie come la beta-talassemia, che non possono beneficiare della fecondazione assistita in Italia.
Chiediamo che si torni a parlare di testamento biologico, poiché è diritto di ogni cittadino decidere della propria vita, in previsione di una eventuale mancanza di coscienza di sé e chiedere, ad esempio, il divieto di accanimento terapeutico.”
Giovanni Berlinguer parlando di bioetica, afferma che è la scienza dell’oggi, della modernità e del futuro; scienza che deve essere in grado di guardare al mondo con occhi laici e darsi dei limiti condivisi. “E questo, conclude, è ciò che intendo per laicità: uno spazio pubblico comune e plurale, che dia piena cittadinanza alle diverse scelte di vita,; uno spazio dove la politica non imponga dei modelli, ma riconosca queste diversità, tutelando l’autonomia originaria della persona.”
“Dico, Pacs, testamento biologico, interruzione volontaria di gravidanza, fecondazione assistita, orientamento sessuale, convivenze, esordisce Giovanni Berlinguer, sono argomenti che alludono a domande di senso fondamentali per la politica e la democrazia e per una classe dirigente che voglia garantire a tutti cittadinanza piena e contrastare ogni forma di discriminazione.”
“Su questi temi – interviene Betty leone - si è aperta una partita tutta ideologica e strumentale Lo confermano le politiche esclusivamente familistiche, gli attentati alla 194, trasversalmente condivisa al tempo della sua approvazione, da laici e cattolici, la legge 40 sulla procreazione assistita, che costringe le donne a dolorose cure invasive e costosi pellegrinaggi all’estero per avere un figlio, l’omofobia ecc.
Noi chiediamo che la 194 trovi piena applicazione, regolamentando l’obiezione di coscienza, potenziando la rete dei consultori, promuovendo la prevenzione e l’educazione sessuale..
Chiediamo che la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita venga cambiata. Bisogna sapere, per esempio, che oggi non può essere fatta alcuna analisi preventiva per verificare eventuali malformazioni o malattie genetiche, con conseguenze drammatiche per le persone affette da malattie come la beta-talassemia, che non possono beneficiare della fecondazione assistita in Italia.
Chiediamo che si torni a parlare di testamento biologico, poiché è diritto di ogni cittadino decidere della propria vita, in previsione di una eventuale mancanza di coscienza di sé e chiedere, ad esempio, il divieto di accanimento terapeutico.”
Giovanni Berlinguer parlando di bioetica, afferma che è la scienza dell’oggi, della modernità e del futuro; scienza che deve essere in grado di guardare al mondo con occhi laici e darsi dei limiti condivisi. “E questo, conclude, è ciò che intendo per laicità: uno spazio pubblico comune e plurale, che dia piena cittadinanza alle diverse scelte di vita,; uno spazio dove la politica non imponga dei modelli, ma riconosca queste diversità, tutelando l’autonomia originaria della persona.”
