Giro di vite contro la movida di via Toppi: Giardinelli chiede la chiusura dei locali alle 24

I due o tre locali che sono stati aperti negli ultimi mesi nel centro di Chieti, in particolare nella zona di via Toppi, hanno di certo contribuito a ravvivare la vita notturna di una città che, quanto a divertimenti, é stata spesso tacciata di lasciare a desiderare.

Il problema, tuttavia, é che la vita del centro storico teatino sembra essersi ravvivata sin troppo, almeno secondo Alessandro Giardinelli, capogruppo di Scelta Civica, che ieri mattina ha depositato in Comune un ordine del giorno in cui chiede all'amministrazione immediati provvedimenti per risolvere quelli che egli ha definito "i problemi di igiene, di sicurezza e di decoro pubblico, nonché del disturbo della quiete pubblica in via Toppi e strade limitrofe".

L'ordine del giorno presentato da Giardinelli  espone richieste che vanno dalla chiusura dei locali a mezzanotte nei giorni feriali ( con proroga sino alle 2 nelle giornate prefestive), passando per l'obbligo di consumare le bevande solo all'interno degli esercizi, per finire con la predisposizione obbligatoria di un servizio di vigilanza all'esterno dei locali a carico dei gestori.

La presa di posizione del consigliere, fondamentalmente, altro non fa che assecondare le lamentele che da tempo vanno esprimendo i residenti di via Toppi, secondo cui i frequentatori dei locali tendono un po' troppo spesso ad eccedere nella baldoria, ed in alcuni casi sono già passati all'attacco con esposti, denunce e raccolte di firme.

Dall'altra parte, naturalmente, i giovani teatini insistono nel reclamare i propri spazi e la possibilità di poter godere di luoghi ed occasioni di svago nella propria città, senza dover ogni volta spostarsi a Pescara.

Al loro fianco si sono apertamente schierati Alessandro Marzoli, consigliere PD, e Gianpiero Riccardo, dell'associazione Zapping, che stigmatizzano le richieste presentate da Giardinelli e denunciano "l'eccessiva colpevolizzazione dei giovani e di chi investe in città".