Giulianova, D'Agostino paga una parte degli stipendi

Nel frattempo Mastromauro è a caccia di nuovi imprenditori

24 Novembre 2011   15:20  

Sembra essere arrivata ad uno snodo cruciale la vicenda legata alla crisi societaria del Giulianova. I giocatori, infatti, a breve riceveranno alcune mensilità degli stipendi arretrati. Un sospiro di sollievo soprattutto per quegli atleti che, come dichiarato in settimana da De Patre, cominciavano ad avere difficoltà nel mantenersi.
Inoltre, proprio in queste ore, è attesa la visita in sede della Deloitte, la società di revisione contabile incaricata dalla Covisoc di verificare il presunto mancato pagamento degli stipendi, il cui impegno doveva essere rispettato entro e non oltre la data del 15 novembre. Dunque, la penalizzazione di due punti, sembra ormai scontatata e sarà accompagnata dalla rinuncia ai contributi versati dalla Lega nelle casse del club giallorosso per il minutaggio degli Under, la cui somma si aggira attorno ai 50000 euro.
In giornata, dunque, il presidente D'Agostino ha fatto sapere che una parte delle mensilità spettanti ai suoi giocatori arriveranno nelle prossime ore.
Comunque la crisi societaria rimane un problema serio, ed è per questo che il sindaco della città di Giulianova, Francesco Mastromauro, è alla ricerca di imprenditori pronti a dare una mano al patron giallorosso, il quale non è più in grado di portare avanti la gestione societaria: "La messa in mora è stata scongiurata"-ha dichiarato D'Agostino-"i giocatori ricervanno gli stipendi, ma per febbraio sarà praticamente impossibile rispettare la nuova scadenza". Questo l'avvertimento del numero uno giuliese.
Ed è proprio per tale ragione che oggi pomeriggio a Giulianova, mentre ieri alcuni rappresentanti dell'Aic (Associazione italiana calciatori) incontravano i giocatori giallorossi, Mastromauro ha avviato dei contatti con alcuni imprenditori, i quali, al momento, hanno dato la propria disponibilità ad acquisire le quote societarie, ma ad una condizione: e cioè che D'Agostino faccia un passo indietro. Si esclude, dunque, la possibilità di vedere al timone del Giulianova una sorta di cordata che rappresenti un collegamento tra passato e futuro. Nel caso in cui ciò non dovesse avvenire, il club di Via Migliori sarebbe destinato al fallimento, al fine di un nuovo investimento sul titolo sportivo da parte di un gruppo esterno.
Nelle prossime ore potrebbero esserci ulteriori sviluppi ad una vicenda che è in continua evoluzione. Quel che è certo, per ora, è si sta facendo davvero di tutto per salvare il calcio professionistico a Giulianova. (d.p.)


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