#Giustizia: Penalisti In Sciopero Contro #Prescrizione. #GrandiRischibis #Calciopoli #Eternit

Protesta dal 24 al 26 maggio anche su norme intercettazioni

09 Maggio 2016   12:52  

Resta alta la tensione sul tema giustizia e arriva l'annuncio dello stop dei penalisti per tre giorni contro la riforma della prescrizione alla quale il governo sta mettendo mano.

Contro una riforma della prescrizione "che non accorcia ma allunga i tempi del processo" gli avvocati penalisti incroceranno le braccia per tre giorni dal 24 al 26 maggio.

Lo sciopero, proclamato dell'Unione delle camere penali, è anche contro le attuali norme sulle intercettazioni che non garantiscono "la riservatezza" e la riforma "asistematica " del processo.

I penalisti contestano "lo slogan 'prescrizione più lunga e processi più brevi, un ossimoro per coprire le carenze organizzative che portano oltre il 70% dei processi a prescriversi nel corso delle indagini preliminari".

Ma nel mirino c'è soprattutto la riforma della prescrizione che allungando i tempi del processo, "viola la presunzione di innocenza e il diritto alla vita degli imputati".

E la attuale normativa in tema di intercettazioni "del tutto insufficiente a garantire la riservatezza delle comunicazioni di coloro che occasionalmente (o indirettamente) vengano intercettati".

Ma non basta: la protesta serve anche a dire no "contro ogni ulteriore estensione del 'processo a distanza' ai processi penali con detenuti", a "ribadire la critica agli strumenti del 'doppio binario', del regime speciale del 41bis" e a contestare "l'interpretazione delle norme, processuali e sostanziali,in materia di misure cautelari reali ed in materia di utilizzo degli strumenti di captazione intrusivi". 

Lo sciopero è anche contro la "nuova pericolosa spinta autoritaria, ispirata e alimentata da vari settori della magistratura che alimentano il conflitto aperto dalla Magistratura associata nei confronti della Politica, che deve preservare la propria indipendenza dalla magistratura e sottrarsi, con eguale autorevolezza ed autonomia, alla azione condizionante del populismo".

"Astensione - conclude l'Ucpi - per far sentire la voce dei penalisti a sostegno dell'autonomia del Legislatore, per ricordargli il suo vincolo ai valori della Costituzione, ed il legame indissolubile dei principi del contraddittorio, dell'immediatezza, del giusto processo e della ragionevole durata, con la libertà di tutti e con la vita della nostra stessa democrazia".

Intanto il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini prende posizione sul 'caso Morosini' e sul nodo delle toghe che intervengono in politica.

 

I PROCESSI CADUTI SOTTO LA SCURE DELLA PRESCRIZIONE

Eternit, Calciopoli, Stamina, Mills, scorta a Biagi. Sono solo alcuni dei grandi processi caduti sotto la scure della prescrizione che il governo, a fatica, sta cercando di riformare. Sono diversi i casi in cui gli imputati di grandi procedimenti scelgono, per dimostrare la propria innocenza, di rinunciare a questo strumento che, da impulso alla velocizzazione dei processi in Italia si è di fatto trasformato in 'scappatoia'. Ecco cinque esempi di procedimenti finiti con il colpo di spugna della prescrizione.

ETERNIT - Per la Cassazione il processo torinese per le morti da amianto era prescritto prima ancora del rinvio a giudizio dell'imprenditore svizzero Schmideiny. Secondo la Cassazione "a far data dall'agosto dell'anno 1993" era ormai acclarato l'effetto nocivo delle polveri di amianto la cui lavorazione, in quell'anno, era stata "definitivamente inibita, con comando agli Enti pubblici di provvedere alla bonifica dei siti". "E da tale data - prosegue il verdetto - a quella del rinvio a giudizio (2009) e della sentenza di primo grado (13/02/2012) sono passati ben oltre i 15 anni previsti" per "la maturazione della prescrizione in base alla legge 251 del 2005". Annullati i risarcimenti alle vittime.

CALCIOPOLI - Il 25 marzo 2015 dopo nove anni di udienze la Cassazione lascia con un pugno di mosche in mano l'accusa del processo calciopoli, pur non cancellando dubbi e certezze di una vicenda che ha avvelenato il calcio italiano. Reati estinti con la prescrizione per i due principali attori, Luciano Moggi e Antonio Giraudo, ex direttore generale e amministratore delegato della Juventus. La sentenza della Corte di Cassazione su Calciopoli è arrivata per dire che tutto quanto accaduto era fuori tempo massimo. La giustizia sportiva nel 2006 invece aveva già emesso i suoi verdetti.

PROCESSO MILLS - Tra i diversi reati proescritti nei processi a carico di Silvio Berlusconi c'è quello di corruzione in atti giudiziari a carico dell'avvocato David Mills. Per i giudici della corte di Cassazione il reato fu commesso l'11 novembre del '99 («quando Mills, in proprio, e non come gestore del patrimonio altrui, fornisce istruzioni per il trasferimento dei circa 600 mila dollari dal fondo di investimento Giano Capital al fondo Torrey») e non il 29 febbraio dell'anno dopo (solo in quella data, per i giudici della Corte d'Appello di Milano, Mills avrebbe intascato i 600 mila dollari girati dal manager Fininvest Carlo Bernasconi, deceduto, allorché si intestò quote del Torrey global fond). 

MANCATA SCORTA A MARCO BIAGI - Nel maggio del 2015 è stata dichiarata l'estinzione per prescrizione delle accuse nei confronti di Claudio Scajola e Gianni De Gennaro per la mancata scorta a Marco Biagi, ucciso dalle Br nel 2002. Erano indagati per cooperazione colposa in omicidio colposo. Il primo ne rispondeva in qualità di ministro dell'Interno e autorità nazionale di pubblica sicurezza dal 10 gennaio 2001, il secondo quale capo della Polizia e direttore centrale di pubblica sicurezza dal 26 maggio 2000, già vicecapo della Polizia e direttore centrale della Criminalpol dal 1994. 

 STAMINA - Il 19 ottobre 2015 è stato dichiarato il non luogo a procedere per prescrizione nei confronti di Davide Vannoni, accusato di tentata truffa ai danni della Regione Piemonte per un contributo di 500 mila euro, ottenuto e poi revocato. Il giudice ha recepito l'impostazione dei difensori di Vannoni secondo cui il tentativo di truffa ai danni della Regione Piemonte si sarebbe consumato nel 2007, all'atto della richiesta, e non nel 2008. Gli otto anni trascorsi hanno quindi fatto scattare la prescrizione del reato. 

Anche il PROCESSO GRANDI RISCHI BIS, che vede coinvolto anche l’ex capo della Protezione Civile, GUIDO BERTOLASO, corre verso la prescrizione.

Bertolaso è accusato di essersi fatto parte attiva affinchè gli aquilani venisero rassicurati nel corso della riunione della Cgr del 31 marzo 2009, cinque giorni prima del tragico terremoto.

La fissazione della prima udienza utile, prima della pausa estiva, ha suscitato in aula e subito dopo fuori, l'indignazione di diversi parenti delle vittime del sisma che si sono costituite parte civile, visto che ai primi di ottobre il procedimento penale a carico dell'ex numero uno del Dipartimento di Protezione civile si prescrive, essendo i fatti riferibili al sima del 2009.

Considerando che la seconda udienza sarà verosimilmente fissata dopo la pausa estiva, il processo rischia di cadere in prescrizione solo dopo due udienze, salvo eventuale rinuncia da parte dell'imputato Bertolaso di far valere la prescrizione.


Galleria Immagini

Giustizia
Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore