Giustizieri: ''Il primo maggio è il diritto a lavorare in sicurezza''

30 Aprile 2012   17:37  

''Il bisogno che ha l’uomo di riti in funzione sia sociale di rappresentazione collettiva che individuale, per appagamento di colui che partecipa al rito stesso, è cosa ampiamente studiata dalla sociologia classica. Il passaggio dal rito al culto si perpetua quindi con la ripetizione periodica dello stesso, in maniera rassicurante ed assolvente ma purtroppo spesso estraniata dalla realtà attuale.

Il Primo Maggio sarà la Festa del Lavoro e saremo ben pronti a ricordarlo, a mettere i nostri “ci piace” su Facebook, magari a partecipare al Concertone, a sentire autorità ed istituzioni che discettano sul lavoro che c’è e che non c’è, su quello che verrà e su quello che si rischia di perdere.

Non bisogna però tralasciare il lavoro che uccide, spesso lavoro nero: quello che chiede all’uomo di andare oltre l’umano con orari che mettono a repentaglio la vita o con comportamenti e “disattenzioni” che spesso sono fatali. Sarebbe interessante che il Comune di L’Aquila si dotasse di un Osservatorio sulla Sicurezza funzionante, capace di monitorare, rendere conto, intraprendere azioni positive e vigilare.

Una città che si appresta ad essere il Più Grande Cantiere d’Europa e che, purtroppo, è condizionata da una fortissima precarizzazione del lavoro, non può assolutamente sottovalutare tutte le conseguenze che ciò comporta e si deve preparare ad affrontarle. Il sisma del 6 Aprile 2009 ci ha insegnato che quelle che chiamiamo tragedie molto spesso, certo non sempre, possono essere evitate con una buona prevenzione e con un attento controllo ed è per questo che il giorno nuovo della città, quello in cui si sentiranno i rumori e le voci di chi ricostruisce, quello in cui il desolante silenzio del lutto lascerà il posto all’attività della vita deve essere un giorno pensato, un giorno preparato, un giorno voluto a misura di tutto quello che abbiamo imparato.

Non affronteremo degnamente il compito di “ricostruire la sicurezza” delle nostre case e della nostra città, che la Storia ci ha assegnato, se non saremo capaci di “ricostruire in sicurezza” e di “lavorare in sicurezza”. In un giorno in cui tutti siamo chiamati a discutere di Lavoro, pretendiamo che si ponga al centro del dibattito il diritto di Lavorare in Sicurezza: un diritto di tutti ed un dovere Comune!''

Fabrizio Giustizieri Candidato nella lista SEL


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