Gli italiani: nel 2018 primi negli investimenti

I risultati di Schroders Global Investor Study tracciano un profilo particolarmente positivo degli investitori italiani: molto bene informati sulle reali possibilità dei mercati e particolarmente orientati al risparmio. Nonostante il nostro Paese sia il primo in Europa per numero di poveri, allo stesso tempo è anche uno dei principali in cui i risparmiatori amano investire. In quale ambito? Dipende dai casi, nella maggior parte in strumenti di investimento sicuri, come i classici fondi interbancari. 

Dove investono gli italiani
La ricerca ha intervistato più di 20.000 investitori in 30 Paesi, di cui circa un migliaio nel nostro Paese. Stiamo parlando di chi possiede dei risparmi, quindi di un particolare segmento della popolazione. Tra questi solo il 9% sta usando i propri risparmi per saldare un prestito precedente, che sia un mutuo o un finanziamento di altro genere. Più del 25% invece intende utilizzare nel prossimo futuro i suoi risparmi per farli fruttare in qualche modo. 

Nella gran parte dei casi, anche a livello mondiale, l’investimento preferito è quello in obbligazioni o in fondi di investimento, in misura minore gli italiani sono pronti anche ad acquistare azioni o beni rifugio, ancora meno coloro che intendono investire nel trading online, che però è una realtà in costante ascesa. La questione sta però anche nella percentuale del proprio capitale che si intende investire: in genere l’italiano che investe dente a differenziare gli ambiti, inserendo il suo capitale in vari settori, in modo da poter trarre il massimo profitto senza rischiare in modo eccessivo. Sono comunque ancora molti, più del 14%, coloro che tengono i loro risparmi in casa, in contanti, o versati in banca.

Il modo giusto di investire
Come investono i loro soldi gli italiani? In genere è improbabile che le decisioni siano prese in totale autonomia. A partire da chi ha piccioli capitali a disposizione, fino a coloro che possono godere di cifre superiori, in genere chi investe in Italia tende a richiedere una consulenza finanziaria. Tale servizio viene spesso fornito direttamente dalle banche, dove il cliente che ha un conto corrente con della liquidità viene rapidamente indirizzato verso un consulente interno, con cui può rimanere in contatto durante tutto l’arco dell’anno. Ci sono anche persone che richiedono consulenze ad esperti del settore al di fuori delle banche, così come coloro che si affidano ai professionisti disponibili online. 

A parte la difficoltà di trovare informazioni che riguardano gli affari e la finanza, soprattutto da parte di chi non se ne intende, si deve anche segnalare che per acquistare titoli azionari o fondi azionari è necessario rivolgersi ad un intermediario. Visto che la maggioranza degli italiani possiedono un conto corrente, è quasi automatico rivolgersi a coloro che già gestiscono quotidianamente i nostri soldi anche per gli investimenti. Nella gran parte dei casi quindi si tratta di un consulente in carne e ossa, con cui si prende un appuntamento per avere una conversazione faccia a faccia. Sono in aumento però anche i servizi di consulenza tramite home banking.