Gli ospedali di Casoli, Atri e Giulianova in rivolta contro i tagli

22 Giugno 2010   11:10  

Fibrillazione e preoccupazione crescente nei piccoli ospedali a rischio di ridimensionamento e chiusura, a causa dell'amara medicina rappresentata dal Piano di rientro del debito sanitario.

La Fp Cgil  denuncia come imminenti i servizi di endoscopia dell'ospedale di Atri e di endoscopia ed otorino nell'ospedale di  Giulianova.

Il sindacato spiega in una nota stampa: ''E’ arrivata nei due ospedali una lettera di due pagine a firma del responsabile del servizio di endoscopia digestiva della Asl di Teramo in cui propone di portare all’ospedale di Teramo i servizi più qualificanti dell’endoscopia sia di Giulianova che di Atri, dove verrebbero lasciate solo le attività più semplici. Il direttore sanitario Gabriella Palmeri ha dato il proprio avallo, tanto che dall’ospedale di Giulianova paio di attrezzature endoscopiche tre giorni fa sono state portate a Teramo. E ci risulta che Atri seguirà lo stesso percorso. Quattro giorni fa sempre il dirigente del servizio ha scritto una lettera al direttore sanitario di Giulianova in cui si dispone che gli infermieri dell’ospedale giuliese svolgeranno turni di reperibilità a Teramo''.

Crescente preoccupazione anche introno sul destino dell'ospedale di Casoli. A seguire la lettera sottoscritta da numerosi amministratori locali:

''Lo scorso 9 giugno, presso la sala consiliare del Comune di Casoli si è tenuto un incontro appositamente convocato dal Sindaco di Casoli e rivolto a tutti i Sindaci del comprensorio Sangro Aventino per affrontare la delicata situazione in discussione relativa all'Ospedale G. Consali di Casoli.

Alla riunione hanno preso parte dieci Sindaci dei sedici convocati (dei comuni di Altino, Bomba, Colledimacine, Roccascalegna, Civitella M. Raimondo, Gessopalena, Lama dei Peligni, Palombaro, Palena, Quadri, S. Eusanio del Sangro, Torricella Peligna e il Presidente del Consiglio comunale di Casoli).

Il dibattito si è sviluppato e approfondito dopo una relazione introduttiva del Sindaco di Casoli che ha riferito della situazione esponendo notizie e dati relativamente alle preoccupanti voci di chiusura dell'Ospedale già dal prossimo agosto.

La riunione è stata convocata a seguito dell'impegno assunto nell'ultima riunione del comitato di difesa permanente dell'ospedale "Consalvi" nella quale si condivise la necessità di tenere informati tutti e di condividere le eventuali iniziative da prendere.

Il dibattito lungo, articolato e estremamente positivo ha messo in evidenza con la partecipazione agli interventi di tutti una posizione comune:

  • non deve essere intrapresa nessuna iniziativa di chiusura o ridimensionamento per l'ospedale di Casoli,

  • bisogna che si dia piena attuazione a quanto previsto dal vigente Piano Sanitario Regionale per l'Ospedale di Casoli, in quanto è una previsione al di sotto del quale non si può scendere, così come riportato in un documento che viene inviato agli organi sanitari regionali;

  • si inizierà una campagna informativa nei riguardi delle popolazioni per far conoscere l'attuale situazione dell'ospedale e quella futura.

Si è condannata l'assenza di occasioni di dialogo e confronto con i vertici sanitari provinciali e regionali nonostante gli impegni assunti su sollecitazione del Prefetto di Chieti e dopo la costituzione agli inizi di maggio del tavolo provinciale sanitario, si contesta la nuova programmazione che prevede la trasformazione dei piccoli ospedali in Residenze Sanitarie Assistite; non si condivide che i sacrifici e il risanamento economico ottenuto nella ex Asl Lanciano Vasto non siano riconosciuti e che gli stessi sacrifici non vengono chiesti alla sanità privata e negli ospedali di Chieti e Pescara e siti sulla Costa; si è evidenziato la scorrettezza nelle comunicazioni della politica sanitaria regionale che sta screditando i servizi sanitari erogati dai piccoli ospedali creando allarme nelle popolazioni delle aree interne dicendo che non è sicuro andare a farsi curare nei piccoli ospedali, quando a contrario si trovano spesso servizi esemplari, di accoglienza, di assistenza che è impossibile avere nei reparti sovraffollati dei grandi ospedali; si è rimarcato che non si è disponibili ad accettare nessun taglio sull'ospedale di Casoli in quanto a questo punto rappresenta anche il simbolo dello smantellamento dei servizi nelle aree interne, non è più concepibile che solo nelle aree interne della Regione ci sono i tagli: delle classi scolastiche, degli istituti comprensivi, degli indirizzi formativi, degli uffici postali, del consorzio industriale, delle Comunità Montane, etc. e si vogliono anche degradare con impianti di estrazione assolutamente non compatibili in quei territori; non è più accettabile che solo nelle aree interne tutti servizi pubblici si devono tagliare perche sono "costi" mentre nelle grandi città non sono neanche in discussione e non ci si può rinunciare.

In sintesi si organizzerà una grande mobilitazione perché il diritto alla salute è sancito dalla costituzione italiana e deve essere garantito anche alle popolazioni del Sangro Aventino.

I punti condivisi sono stati:

- Sollecitare la convocazione del tavolo provinciale sanitario dell'intera ASL n. 2 di Chieti come sollecitato dal Prefetto di Chieti e concordato nell'incontro di costituzione del tavolo già avvenuto a Chieti (si è già inoltrata una nota in tal senso al Prefetto, al Direttore Generale, al Sub Commissario e al Presidente del Comitato Ristretto);

- L'invio di un documento di richiesta della futura organizzazione dell'Ospedale di Casoli secondo quanto previsto dal vigente piano sanitario (si è già inviato l'Allegato 1);

- L'emanazione di un apposito comunicato stampa per sottolineare lo sdegno e la contrarietà a qualsiasi ipotesi di chiusura dell'Opsedale di Casoli fino all'approvazione di un piano organico provinciale e regionale in materia ospedaliera e sanitaria;

- L'organizzazione di una grande manifestazione che veda la partecipazione di tutte le popolazioni dei comuni ricadente nel bacino di utenza servito dall'Ospedale di Casoli fissata indicativamente per i primi giorni di luglio,

- l'organizzazione di un consiglio territoriale aperto a tutte le amministrazioni comunali per ribadire in forma istituzionale l'inopportunità di attuare le decisioni in discussione sull'Ospedale di Casoli.

 

Letto, confermato e sottoscritto.

Sergio DE LUCA, Sindaco di Casoli

Camillo DI GIUSEPPE, Sindaco di Altino

Donato DI SANTO, Sindaco di BOMBA

Pio D'IPPOLITO, Assessore di COLLEDIMACINE

Paolo DI GUGLIELMO, Sindaco di C.M. Raimondo

Antonio INNAURATO, Sindaco di Gessopalena

Antonino AMOROSI, Sindaco di Lama dei Peligni

Consuelo DI MARTINO, Sindaco di Palombaro

Gilda TURCHI, Vice Sindaco di Palena

Danilo COCCIA, Assessore di Quadri

Nicola Travaglini, Sindaco di Roccascalegna

Domenico CARULLI, Sindaco di S.Eusanio del Sangro

Tiziano TETI, Sindaco di Torricella Peligna

Massimo Tiberini, Presidente del Consiglio comunale di Casoli

 


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