Gli studenti a Napolitano: "Senza prospettive per i giovani sparisce l'orizzonte"

06 Aprile 2011   17:04  

"Al Signor Presidente della Repubblica,

ci chiamano "il Domani", in noi è riposta "la speranza che le cose cambino."

Inizia così la lettera degli studenti del Liceo Classico "D.Cotugno" al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, oggi a L'Aquila per la commemorazione solenne delle 309 vittime del sisma, di magnitudo 6.3, registrato a L'Aquila nella notte tra il 5 il 6 aprile 2009.


"Non è solo il centro storico in rovina che ci fa soffrire, non è la semplice nostalgia di quei luoghi. Ciò che temiamo davvero è il degrado culturale e sociale che ne segue. Non sentiamo la mancanza di Piazza Palazzo perché associamo le sue panchine nostalgici ricordi, ma perché lì, nell'agorà, passeggiano le prime ambizioni di una città".

Sono questi altri passi della lettera che gli studenti sono riuscitia consegnare la presidente Napolitano che questa mattina, sl sagrato della Basilica di Collemaggio, ha incontrato anche loro oltre, naturalmente, ai parenti delle vittime.

Parlano degli stimoli sociali e culturali "di cui abbiamo bisogno ora e che ci sono stati sottratti."

Al presidente quindi la richiesta sofferta "se ai giovani nn sono offerte prospettive, sparisce l'orizzonte della cità intera. Riponiamo in Lei la fiducia che presto L'Aquila possa vedere una nuova alba".

di Barbara Bologna


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