Grandi rischi: ingegneri Torino, "la sentenza è una brutta pagina per il Paese"

25 Ottobre 2012   18:43  

La sentenza dell'Aquila, che ha condannato a sei anni gli esperti e gli scienziati della Commissione Grandi Rischi "e' una brutta pagina per il Paese, per la societa' civile e per i professionisti".

E' quanto afferma Remo Giulio Vaudano, presidente dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Torino, che sottolinea come "gli effetti della sentenza possono essere gravemente fuorvianti per la popolazione, poiche' portano a credere che vi siano responsabilita' sulla 'previsione dei terremoti' allontanando, invece, l'attenzione dalla 'prevenzione' contro i terremoti, che e' l'unica certezza oggi a disposizione ddella collettivita', a tutela del valore della vita".

"Questo e' un Paese - afferma ancora il presidente dell'Ordine degli ingegneri della provincia di Torino - che investe troppo poco nella cultura della prevenzione e che non effettua pianificazioni strategiche di lungo periodo. Nei tavoli dei 'decisori' c'e' una preoccupante carenza di ingegneri e di altri rappresentanti delle professioni tecniche, capaci di conferire una cultura specifica ed un diverso approccio ai rischi che il nostro territorio puntualmente ci presenta. Non dovrebbe avvenire cosi' in un Paese 'normale'". 
   Remo Giulio Vardano giudica, quindi, che "accanto ad un indispensabile piano di rilancio industriale e' altrettanto necessario un piano per la salvaguardia del nostro patrimonio edilizio, delle nostre citta', del nostro paesaggio e dell'ambiente. Lo sconcerto dei professionisti e' forte - conclude - ma speriamo che questa pagina infelice serva almeno a porre l'accento su temi tanto cruciali per il nostro futuro".


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