Guida alla redazione di un curriculum efficace

28 Giugno 2018   16:04  

Per catturare l'interesse del responsabile delle risorse umane dell'azienda a cui si invia un curriculum, è necessario redigere una presentazione intrigante e al tempo stesso ordinata, abbinata a un résumé capace di conquistare l'attenzione. Lo scopo che si deve raggiungere è quello di mettere in risalto le proprie competenze e di valorizzare le proprie doti, così da apparire perfetti per il ruolo per il quale ci si propone. La leggibilità è una caratteristica troppo spesso trascurata, ma che invece è fondamentale per garantire il successo e la resa di un cv: a tale scopo c'è bisogno di una grafica facile da comprendere e il più possibile chiara, tale da organizzare i contenuti nel modo più pratico possibile. Non si ha mai la possibilità di suscitare di nuovo una prima impressione, ed è per questo motivo che bisogna essere capaci di mirare al bersaglio senza perdersi in troppi arzigogoli.

Come si misura l'efficacia di un curriculum

L'efficacia di un curriculum vitae si misura anche in relazione alla sua capacità di aderire alle caratteristiche e alle esigenze dell'impresa a cui viene inoltrato. Ogni cv, insomma, deve essere personalizzato in funzione del destinatario. Ciò vuol dire focalizzarsi sulla posizione aperta e concentrarsi sull'offerta o sull'inserzione di lavoro da cui si è preso spunto: ci si deve domandare di che cosa abbia veramente bisogno l'azienda e quali dovrebbero essere le doti di un candidato ideale per tale ruolo. Solo in questo modo si ha la certezza di identificare gli elementi di maggiore importanza da specificare nel cv. Proprio per questa ragione, è bene non dimenticare di scrivere quali sono le proprie passioni, i propri interessi ed eventualmente le attività di volontariato svolte.

Lo stile

Il contenuto è decisivo, ma la forma è altrettanto importante. Come si è detto, è utile adattarsi all'azienda a cui si ambisce. Nella maggior parte dei casi, comunque, la brevità e la capacità di sintesi sono sinonimo di chiarezza, quindi meglio orientarsi nella stesura di un cv semplice da interpretare e conciso. Le presentazioni devono essere sintetizzate ma al tempo stesso complete. Difficile riuscirci? Beh, anche questa è una capacità che verrà valutata dai selezionatori. Nulla vieta, per altro, di ricorrere a soluzioni come gli elenchi puntati, i grassetti o i corsivi per rendere la lettura più scorrevole. Per evitare la confusione e il disordine, ci si può affidare agli spazi bianchi, purché collocati nei punti giusti.

Come è fatto un curriculum efficace

Non è mai banale mettere in evidenza che i dati personali che vengono inseriti in un curriculum devono essere aggiornati e completi. Ad essi occorre affiancare una foto recente, ovviamente di buona qualità e adatta a un contesto professionale: una sorta di fototessera non troppo anonima, lontana dalle pose tipiche da social network. Dopo aver elencato gli studi compiuti sia in Italia che all'estero e aver fornito informazioni precise in relazione alla propria padronanza delle lingue straniere, occorre indicare i lavori svolti in precedenza e includere una descrizione accurata delle proprie abilità, sia sul piano tecnico che sul piano organizzativo, ma anche delle proprie capacità dal punto di vista relazionale. Infine, non può non essere presente l'autorizzazione al trattamento dei dati personali.

Rileggere sempre

Ogni errore in un curriculum è sinonimo di imprecisione, ogni refuso è sintomo di distrazione: ecco perché un cv, prima di essere consegnato, deve essere letto, riletto, controllato, ricontrollato e infine revisionato un'altra volta. E se proprio si vuol essere certi di evitare gaffe o imperfezioni, si può chiedere un ulteriore check a un'altra persona: quattro occhi sono meglio di due. 



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