"Habitat del silenzio", fino al 28 agosto al museo della Marsica di Celano

20 Agosto 2011   11:15  

LE SCULTURE DELL'ARTISTA ITALO-OLANDESE LIDIA PALUMBI

Torna ad esporre in regione la scultrice di origini abruzzesi: il silenzio, l'alienazione e l'incomunicabilità degli spazi al centro del suo percorso artistico

Spazio e silenzio incarnati in sculture di bronzo che diventano emblema di alienazione e incomunicabilità, dando vita all' “Habitat del Silenzio”. E' questo il titolo e il filo conduttore delle sculture dell'artista italo-olandese Lidia Palumbi che sono in mostra fino al 28 agosto al Museo della Marsica, nel Castello Piccolomini di Celano.
La personale è stata inserita nel calendario estivo del Ministero per i Beni e le Attività culturali ed è stata curata dal Soprintendente per i Beni Storici, Artistici ed Etnoantropologici (BSAE) dell'Abruzzo, Lucia Arbace. La mostra è visitabile tutti i giorni, da martedi' a domenica, dalle 10 alle 18.
“Lidia Palumbi è un’artista capace di trasmettere le sue sensazioni ad un materiale così difficile come il metallo” questo il commento di Lucia Arbace “è un’artista indipendente, capace di portare avanti il suo discorso artistico in piena autonomia, creando anche un ponte tra l’Abruzzo e il nord Europa dove vive da molti anni. Spero che possa conquistare palcoscenici più importanti grazie a questa vetrina al Museo della Marsica, avrei tra l'altro voluto segnalarla per il premio Michetti ma quest'anno purtroppo non si è tenuto”.
E' il silenzio il tema conduttore della personale di Lidia Palumbi che torna ad esporre in Abruzzo per il secondo anno consecutivo, dopo la mostra tenuta nel 2010 a Pescara - “Spazi e Conflitti” - ospitata al Museo D'Annunzio. Quello in Abruzzo è per Palumbi un ritorno a casa, visto che l'artista è nata a Pescara nel 1952 anche se, dopo aver visssuto per diversi anni a Milano e Firenze, ha scelto di trasferirsi in Olanda, dove ha seguito corsi di scultura all’Accademia di Belle Arti di Groninga e dove tuttora vive e lavora. Lidia Palumbi espone regolarmente in Olanda e, più di recente, anche in Italia: tra le sue partecipazioni più importanti quella alla Summer Exhibition della Royal Academy of Arts di Londra nell'estate del 2009.
Tra le sculture in esposizione a Celano ce ne sono anche due in anteprima (Vetusta Mater e Cattedrale del Silenzio, del 2010), insieme ad altre opere – comprese alcune grafiche - che abbracciano tutto il suo percorso artistico.
Le sculture in bronzo di Lidia Palumbi rimandano ad un inquieto silenzio - gia' nei precedenti lavori evocatore di un senso di vuoto e di smarrimento - che ha accompagnato l'artista caratterizzandone la scultura fino ad oggi (cit. Arthur Canonico, giugno 2011). E' attraverso il linguaggio del silenzio che le opere dell'artista si propongono di raccontare un vissuto che pur non esistendo piu' ha lasciato una sua traccia e una sua voce.


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