La stagione è già parzialmente salva: con una prestazione di grande cuore, il Napoli è riuscito a battere la Juventus in quel di Doha aggiudicandosi la Supercoppa 2014, la seconda della sua storia, vendicando in tal modo la vittoria bianconera tra le polemiche di due anni fa a Pechino.
Una volta tanto negli ultimi tempi, proprio nell'appuntamento più importante di questo finale d'anno, i partenopei hanno saputo vincere i loro stessi difetti e mettere in mostra le indiscusse qualità da centrocampo in su. E dire che la partita nel ricco emirato era iniziata come peggio non avrebbe potuto, ossia con l'ennesimo pasticcio difensivo, lo scontro tra Albiol e Coulibaly che ha messo Tevez in condizione di bucare Rafael dopo pochi minuti.
Ma la squadra azzurra è stata brava a non subire il contraccolpo psicologico e, forse con la complicità di una Juve troppo sicura di sé ed eccessivamente attendista, ha preso in mano le redini del gioco mettendo alle corde i Campioni d'Italia. Trascinatore del Napoli è stato senza alcun dubbio Gonzalo Higuain, che con una doppietta da attaccante vero (un gol di testa ed uno di rapina) ha tenuto in vita i partenopei fino ai rigori, dove l'eroe è stato Rafael, che dal canto suo ha risposto agli scettici neutralizzando il penalty decisivo di Padoin.
Il trofeo, oltre ad arricchire la bacheca azzurra, certamente contribuirà a rasserenare non poco un ambiente in cui fino a pochi giorni fa si respirava una certa delusione per un campionato altalenante. E chissà che non contribuisca a convincere Rafa Benitez, forte della conferma della sua spiccata tendenza a conquistare trofei in gara secca, a rimanere ancora all'ombra del Vesuvio...
Lorenzo Ciccarelli