I 2,3 milioni di euro per Piazza D'Armi sono a rischio per la lentezza del comune dell'Aquila

07 Maggio 2011   21:46  

Il Comune dell'Aquila rischia di perdere oltre due milioni e mezzo di euro, già stanziati da tempo, per il raddoppio viario di Piazza D'Armi, in particolare la trafficata viale Corrado IV, diventata arteria ancora più importante dopo il terremoto, se entro il 12 maggio prossimo l'amministrazione non presenterà il progetto preliminare per la realizzazione dell'opera.

Continui solleciti e, recentemente un ultimatum, sono stati lanciati dalla Regione. Ora un folto gruppo di cittadini lancia un grido di allarme per non vedere svanire un finanziamento importante per lo sviluppo di un'area strategica per la ricostruzione post terremoto.

Nel frattempo, sulla stessa area già da tempo si sono concentrate le attenzioni del Comune che ha avviato il progetto per la realizzazione del mercato per gli ambulanti e presentato un progetto complessivo di riqualificazione con il 'Masterplan di Piazza D'Armi.

Il blocco del progetto è legato alla intricata vicenda della metropolitana di superficie, i cui lavori sono stati cominciati e poi bloccati, che costituisce una delle incompiute più clamorose dell'Aquila.

Sulla metropolitana è in atto un contenzioso tra il Comune e l'Ati incaricata di realizzare, mai definito, e che ha costi rilevanti per l'amministrazione.

La vicenda del raddoppio viario di piazza D'Armi risale al 2007, quando la Giunta regionale attribuì ad ogni Comune capoluogo circa 2,3 milioni derivanti da risorse messe a disposizione dal Cipe, reperiti attraverso il ricorso ai fondi "Riserva area urbane del Fas"; ogni progetto è stato cofinanziato con somme a carico del bilancio comunale.


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