I Consorzi cittadini sfidano le mafie e la memoria corta

Com'è difficile ripartire

02 Febbraio 2010   09:58  

I tentacoli della 'Piovra' potrebbero fare ulteriori danni in un territorio già disastrato come quello aquilano. Le mafie, infatti, sembrano essere molto interessate alla ricostruzione abruzzese, e si corre il forte rischio di una loro entrata nel settore incaricato di assolvere questo compito.

"Stiamo lavorando, la cosa difficile e' che queste imprese non appaiono in prima persona, cercano di inserirsi in societa' in buona salute, o prestanomi, cercano di mimetizzarsi.", ha dichiarato Olga Capasso, magistrato facente parte della Direzione nazionale antimafia,

Una presenza trasparente, dunque, un avversario  difficile da combattere perchè bravissimo a nascondersi. Eppure, questa minaccia va allontanata assolutamente. E' insopportabile che si speculi su un aspetto così importante per la vita di tante persone rimaste senza nulla.

Diventa ancora più inaccettabile, poi, se a compiere tali soprusi è un nemico giurato dello Stato come la criminalità organizzata. La battaglia è difficile perchè le società "hanno tutte il certificato antimafia regolare, andando a scovare, pero', si trova che le quote sociali sono possedute magari da camorristi, oppure che queste imprese che lavorano in Abruzzo e che hanno vinto appalti sono collegate sistematicamente in Associazione temporanea di impresa con aziende calabresi legate alla 'ndrangheta. ", come sottolineato dalla stessa Capasso, ma le istituzioni hanno il dovere di tutelarci da certi personaggi, soprattutto in momenti come questo dove tutto sembra più difficile del solito.


Agli occhi degli abitanti del capoluogo, tutto è cambiato da quel maledetto 6 aprile. Per la Protezione civile, invece, sostanzialmente la situazione è rimasta invariata, almeno per quanto riguarda suolo e sottosuolo della città. 'Non ci sono, nel "cratere sismico" aquilano, porzioni significative di territorio in cui sia da escludere l'edificabilita', ne' dissesti superficiali e cavita' sotterranee', riporta uno studio promosso proprio da questo Dipartimento, insieme con la Regione.

Praticamente inutili, allora, tutte le proteste post-sismiche dovute alla mancanza di accortezze. Si ricostruirà, probabilmente, sulle stesse macerie di palazzi caduti, a quanto pare, inutilmente e senza alcun motivo preciso. Dagli errori si doverbbe imparare, invece qui si continua a sbagliare senza soluzione di continuità.


Tanto è stato detto, ma poco o niente è stato fatto. E siccome esprimere a parole la rabbia non è servito a nulla, gli Gnienti Totali, formazione musicale nata a L'Aquila poche ore dopo il sisma, ha trasformato l'indignazione in musica, riuscendo a strappare un sorriso amaro a tutti gli ascoltatori. Il pezzo, che sta andandando alla grande su youtube, prende di mira il 'progetto C.A.S.E.'  e i tanti, troppi ostacoli nella routine quotidiana incontrati dagli sfollati.


Forse qualcuno potrà pensare che all'Aquila si siano già scordati del recente passato, forse le mafie entreranno in affari che dovrebbero rimanere cosa nostra, ma potete star certi che i cittadini onesti e volenterosi, quelli riunitisi nei Consorzi, saranno più forti delle tante avversità.

Francesco Balzano


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