I Rolling Stone il 22 giugno a Roma al Circo Massimo: i fan in delirio, e intanto la Cina li censura

In 65mila per vedere Mick Jagger, la storia del rock

17 Marzo 2014   13:09  

Una "regina dei bar" dai facili costumi: troppo per la Cina.

E poco importa che la donna in questione sia la protagonista di una delle canzoni piu' famose dei Rolling Stones.

Con la band capitanata da Mick Jagger, che si e' esibita mercoledi' a Shanghai - per la seconda volta in assoluto sul suolo cinese - la Cina e' stata categorica: Honky Tonk Woman non potra' essere inserita in scaletta. "Veto".

E la rock band nota per le sue trasgressioni ha dovuto abbassare la testa.

Lo aveva annunciato via Twitter lo stesso Mick Jagger e i fan presenti al concerto hanno confermato che di Honky Tonk Woman non hanno ascoltato una nota.

Al 116esimo posto nella classifica delle 500 canzoni piu' belle di sempre stilata dalla rivista Rolling Stones, Honky Tonk Woman e' una delle hit piu' famose della band.

Ma, evidentemente, per la macchina della censura di Pechino il testo non e' adatto all'animo e alla sensibilita' del popolo cinese.

Vietata anche "Brown Sugar" un destino che le era toccato anche otto anni fa quando il gruppo si esibi' per la prima volta in Cina, sempre a Shanghai. Allora rimasero fuori dalla scaletta anche 'Let's spend the Night Together' e altre hit.

I Rolling Stones non sono certo i primi artisti stranieri a cadere nelle maglie della censura cinese che vieta testi dai contenuti ritenuti "osceni" o "politicamente sensibili".

Nel 2008 a Bjork fu vietato di eseguire "Tibet". Mentre volgari sono considerati i repertori di Katy Perry e di Lady Gaga, le cui canzoni sono tornate sulle frequenze radio qualche mese fa dopo una censura durata tre anni.

"Il fascino della storia incontra la storia del rock".

Questo il motto che ha colpito Mick Jagger e che ha convinto i Rolling Stones a fissare una data del loro tour mondial "14 on fire" a Roma, nella cornice del Circo Massimo.

Il 22 giugno, nell'area archeologica della capitale, si daranno appuntamento 65mila persone (secondo le stime degli organizzatori) pronte a intonare le note di "Jumping Jack Flash" o "It's Only Rock 'n Roll", dopo aver sborsato 78 euro (piu' diritti di prevendita) per il costo del biglietto.

Lo stesso Mick Jagger ha cinguettato allegramente:

L'evento e' stato presentato sabato mattina in Campidoglio dal sindaco di Roma, Ignazio Marino, che si e' detto "entusiasta, perche' non e' stato facile" portare la band a Roma, ma alla fine "e' stata una decisione personale di Mick Jagger che tra tante capitali europee ha scelto Roma perche' offriva una cornice unica al mondo".

Il concerto - patrocinato da Roma Capitale e presentato in Italia da D'Alessandro e Galli in accordo con 'Rock in Roma', con prevendita a partire dal 21 marzo - prevede l'allestimento di un palco avveniristico al Circo Massimo, "largo 40 metri, alto 20 metri con quattro torri di 16 metri", ha spiegato Marino. Le strade adiacenti all'area archeologica verranno chiuse, e il Campidoglio assicura che non ci sono polemiche o conflitti tra le Sovrintendenze:

"la Soprintendenza archeologica speciale per Roma (dipendente dal Mibac) non concede mai l'autorizzazione per eventi al Circo Massimo - ha spiegato Maurizio Pucci, responsabile dei progetti speciali e dei grandi eventi del Comune - ma l'autorizzazione viene data da una Sovrintendenza regionale che acquisisce i pareri delle Sovrintendenze comunale e statale: abbiamo quindi ricevuto una serie di prescrizioni che in conferenza dei servizi verranno tutte recepite".

"Stiamo lavorando insieme alle forze dell'ordine per avere esattamente lo stesso sistema di sicurezza e viabilita' che abbiamo messo in campo la sera del 31 di dicembre, quando al Circo Massimo arrivarono 100mila persone senza alcun incidente", ha assicurato il sindaco, motivando cosi' l'impossibilita' di offrire un concerto gratuito: "parliamo di costi incredibili e non giustificabili per un amministrazione con un disavanzo come il nostro, ma abbiamo chiesto che il prezzo del biglietto fosse il piu' basso di tutto il continente europeo".

Quanto al suo rapporto con la band inglese, il primo cittadino ha raccontato: "amo la loro musica, sono andato ad ascoltarli circa 10 anni fa nella citta' dove vivevo e operavo, Philadelphia, e la loro musica e' una di quelle che ascoltavo in sala operatoria insieme a quella di altri gruppi come Genesis, Chicago e Pink Floyd".


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