I Segni del Silenzio

di Ennio e Pierpaolo Bellucci

28 Dicembre 2009   17:33  

Il volume realizzato grazie al patrocinio e alla sensibilità della Presidenza della Provincia dell’Aquila e al sostegno del Presidente del Consiglio Regionale, del Gruppo Edimo e della Carispaq dell’Aquila , propone un viaggio alla scoperta di eremi, chiese rupestri, grotte, abbazie e santuari presenti in Abruzzo. Un libro che, come ci spiegano gli autori, ha avuto pochi ma intensi elementi caratterizzanti. Quello dominante, in assenza di voci e di inutili rumori, è stato sicuramente il silenzio. Ecco, quindi, questo lavoro che vuole carpire, sperando di riuscirci, l’aspetto più solitario ed introspettivo di luoghi, solo in apparenza lontani ed irraggiungibili, nei quali il silenzio lascia i suoi inconfondibili segni e permette di cogliere ed immaginare la spiritualità, il raccoglimento, il contatto con Dio che uomini ispirati hanno, con insistenza, cercato ed a volte trovato, ottenendo pace e tranquillità interiore. Le immagini presenti nel volume, affidate alla fotografia di Luciano e Guido Paradisi, fanno da specchio alle note volutamente lievi e sfuggenti racchiuse nei testi. Testi che hanno un carattere sia descrittivo, per sottolineare gli aspetti più significativi: la storia, l’arte, l’architettura, il contesto ambientale, sia poetico, per mettere in luce le emozioni i pensieri, le sensazioni che scaturiscono visitando questi luoghi. La scelta di accostare le parole alle immagini lascia ampio spazio alle emozioni, al turbinio interiore che prende l’essere umano capace, ancora, di provare sensazioni forti. Parole che vogliono scorrere libere come echi, ricordi e suoni senza una collocazione temporale precisa, ma che appartengono a questi romitori isolati e silenti. Un’opera che si arricchisce della testimonianza di Mons. Angelo Spina, Vescovo di Sulmona - Valva, che ha curato l’introduzione e del testo critico del professor Francesco Sabatini, Presidente onorario dell’Accademia della Crusca. Il devastante terremoto che, il 6 di aprile scorso, ha colpito L’Aquila e parte del suo territorio, provocando morti, macerie e sofferenza, ha distrutto e resi inagibili alcuni di questi monumenti e chiese che rappresentavano un’elevata testimonianza di fede e l’ispirita maestria del popolo d’Abruzzo. Così Ennio e Pierpaolo Bellucci hanno voluto realizzare un lavoro che, in attesa dell’auspicabile ricostruzione, possa contribuire a conservare la memoria di luoghi che rappresentano un condensato di storia, di mondi interiori e di uomini forti, di vicende collettive e individuali che neanche il terremoto, “naufragio della memoria”, riesce ad oscurare e a cancellare.


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