I costi per l'editoria on-line sono 8 volte inferiori alla carta stampata

27 Ottobre 2015   18:10  

Un articolo per il lettore della carta stampata costa otto volte quello scritto per un lettore del digitale.

E' quanto emerge da Newsruption, il rapporto presentato oggi da Burson-Masteller e Human Highway, che analizza e presenta il cambiamento che il digitale ha prodotto nel modo d'informarsi degli italiani e che ha anche messo in luce il tema dei costi e le differenze strutturali tra l'editoria tradizionale e quella online.

Tra il 2007 e il 2010 si e' verificato il fenomeno che ha visto la nascita di un significativo numero di editori puri digitali, alcuni dei quali si sono rivelati dei casi di successo negli anni successivi e oggi sono a pieno titolo compresi nell'insieme delle venti maggiori testate d'informazione online.

L'emergere di questi soggetti ha mostrato come sia possibile costruire un prodotto d'informazione digitale caratterizzato da costi di struttura e servizi molto piu' contenuti di quelli delle testate di origine tradizionale.

Mentre gli editori tradizionali hanno reagito alla crisi ponendosi il problema di come supplire al calo dei ricavi con diverse soluzioni, non sempre legate alla mission editoriale, i nuovi editori digitali hanno configurato un sistema di produzione piu' snello, piu' efficiente e senza il peso dell'eredita' dell'epoca cartacea, in particolare il peso del costo del personale. 

Considerando le voci di produzione, di distribuzione e di redazione, si trova che il costo necessario per servire il bisogno informativo di un lettore cartaceo (costo di lettura di un quotidiano cartaceo) e' otto volte superiore al costo che un editore online deve prevedere per offrire la visita al proprio sito Web d'informazione da un lettore digitale.

Se si limita il ragionamento al solo mezzo digitale si nota che gli editori tradizionali che offrono informazione sul Web operano a un costo per visita piu' che doppio rispetto ai nuovi editori puramente digitali. 

"L'obiettivo di questa ricerca e' stato quello di comprendere le nuove dinamiche dell'informazione per rendere il flusso di comunicazione piu' efficace."

Ha commentato Gianfranco Mazzone, Managing Director di Burson Marsteller Italia.

"Abbiamo infatti voluto analizzare il cambiamento della fruizione dell'informazione, di cui possiamo offrire una lettura grazie al nostro privilegiato punto di vista.

Sempre piu' il digitale occupa uno spazio importante nelle vite di tutti noi ed e' diventato sempre piu' strategico avere un approccio che tenga conto dei cambimaenti.

Newsruption ha confermato come il digitale stia influenzando il sistema editoriale, ma soprattutto, ha evidenziato come gli utenti siano pronti a seguire il cambiamento culturale, e come dimostra il fenomeno delle condivisioni, vogliano essere sempre piu' attori in prima persona nel viverlo." Ha concluso Mazzone. 

"Per capire quanto l'online abbia trasformato il nostro rapporto con l'informazione basta pensare ai riti quotidiani che eravamo soliti seguire dieci anni fa: il percorso del mattino passava dall'edicola, il tempo della lettura era ben ritagliato nel corso della giornata e la nostra domanda d'informazione si dirigeva verso i soggetti di cui ci fidavamo.

Dieci anni fa cercavamo noi le notizie, oggi sono loro a trovarci: ci inseguono, ci precedono sul monitor del nostro smartphone, compaiono dietro ogni angolo della giornata e ci tengono aggiornati a nostra insaputa.

A fine giornata ci accorgiamo di essere stati informati da un nuovo "sistema dell'informazione", un flusso pervasivo e continuo, alimentato anche dalle relazioni che abbiamo costruito sui social network." Ha dichiarato Giacomo Fusina, Country Manager di Human Highway.


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