I giovani e la fede: incontro dibattito. Il vescovo incon

14 Gennaio 2008   16:33  
SECONDA PARTE La Comunità Montana Sirentina ha organizzato nella mattinata del 21 dicembre a Castelvecchio Subequo un interessante incontro dibattito sul tema: “I giovani e la fede”, alla presenza dei docenti e degli alunni degli Istituti comprensivi di Rocca di Mezzo, San Demetrio e Castelvecchio Subequo. Dopo il saluto del presidente della Comunità Montana Venta e del sindaco del centro subequano Amorosi, l’incontro, moderato dal giornalista RAI, Ennio Bellucci, ha visto la partecipazione del vescovo di Sulmona monsignor Angelo Spina, del sociologo prof. Mario Setta e della docente Elda Fainella, vice presidente nazionale Consultori di Ispirazione Cattolica. La manifestazione ha offerto l’occasione per presentare il libro edito dalla Comunità Montana Sirentina “Il Medico Angelico Celestino V e la Valle Subequana”, autori Dora Bernabei e Pierpaolo Bellucci. Tante le coincidenze di questo incontro nella Valle Subequana. Celestino V, il papa umile, pernottò a Castelvecchio Subequo, dove fece un miracolo durante il percorso, in groppa all’asinello, per andare verso l’incoronazione a L’Aquila, come il nuovo vescovo Angelo Spina della nostra diocesi, era natio del Molise. Il sociologo Mario Setta ha ricordato quando a Castelvecchio Subequo, nonostante le barbarie della guerra, ci sia stata una bellissima storia d’amore fra un inglese in fuga dai nazisti e la figlia di un pastore, i quali si sposarono nella parrocchia del paese e andarono a vivere in Inghilterra. Gli alunni hanno partecipato con molta attenzione ed hanno posto varie domande. Il tema dell’incontro, di eterna attualità, riveste particolare importanza nella nostra società, in cui, a seguito del processo di secolarizzazione, con la perdita del potere temporale - ha evidenziato il vescovo - la chiesa non è più da intendersi solo come un’istituzione, per cui non sta con il potere ma con l’umanità. Si è parlato di disagio giovanile. Il monsignore, augurando a tutti buon Natale, ha detto che oggi regna una religione rovesciata, in cui “abbiamo bisogno di spazi di silenzio” per poter meglio ascoltare! Ha invitato i ragazzi a percorrere passeggiate in montagna, per ritrovare il gusto di osservare, odorare e apprezzare la bellezza di un fiore, come espressione del creato. Di approfittare del Natale per stringere la mano rugosa di chi spesso viene dimenticato! Giovanni Pizzocchia

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