II^ Divisione, il punto dopo la quarta giornata

L'Aquila si aggiudica il primo derby della stagione

21 Settembre 2010   11:35  

Sembra che la classifica stia prendendo una forma ben precisa: le due battistrada Carpi e Carrarese non conoscono ostacoli e continuano la loro marcia trionfale a braccetto, staccando di tre punti le inseguitrici San Marino e Chieti. Ma attenzione, perchè una lunghezza più sotto ci sono quattro compagini che non intendono mollare: tra queste spicca L'Aquila, apparsa rigenerata dopo i brutti e, in parte, immeritati passi falsi iniziali. Nelle zone calde, il Celano ottiene la sua prima affermazione stagionale e abbandona l'ultimo posto, occupato adesso dalla Villacidrese e da un Giulianova sempre più in crisi di gioco e di risultati. Partiamo proprio dal derby del Fattori per analizzare gli incontri che hanno visto coinvolte le squadre abruzzesi.
 
L'Aquila-Giulianova. Ci si aspettava una gara equilibrata ed incerta fino all'ultimo respiro, ma invece, escludendo i primi venti minuti, è stato un monologo dei padroni di casa, capaci di sbloccare il risultato con un episodio e poi di dilagare, aiutati anche dall'inesistente reazione ospite. Per Galli (2) e Falconieri è stato un gioco da ragazzi riuscire a bucare la disastrosa retroguardia giallorossa: entrambi, insieme al folletto Potenza (nella foto), stanno costituendo un trio d'attacco invidiabile e, se dovessero trovare una maggiore intesa, potrebbero diventare l'incubo di qualsiasi avversario. E intanto mister Bitetto, che ha battuto la squadra dove ha lasciato tanti amici e ricordi, gongola.

Gli uomini di Cerone non hanno alibi: aldilà delle pesanti assenze nel reparto offensivo, è stata evidente la mancanza di gioco e, soprattutto, di grinta e determinazione in ogni settore del campo, specie nella mediana, dove l'aquilano Ruscitti ha giganteggiato. Solo Margarita, approfittando di una disattenzione del portiere Modesti, è riuscito a far male nel finale di gara, ma la sua marcatura ha avuto come unico effetto la sconsiderata testata di Bebeto ai danni di Onesti. L'espulsione del giovane senegalese rappresenta proprio lo specchio di una squadra troppo nervosa e sempre più in difficoltà. 

Celano-Sangiovannese. Il gioco può ancora attendere. Aver conquistato tre punti contro una compagine attrezzata come quella toscana costituisce già un motivo di grande soddisfazione per la truppa di Modica. Il tecnico marsicano, nonostante l'ennesimo forfait di Villa, è riuscito a caricare i suoi ragazzi a dovere ed è stato ricompensato con una prova di grinta e di cuore. Tuttavia, non bisogna assolutamente tralasciare i numerosi limiti evidenziati nella ripresa, quando gli ospiti hanno gettato alle ortiche alcune palle gol a dir poco clamorose, ma la difesa, anche se a stento, ha retto fino al novantesimo, mantenendo inviolata la porta di Goletti.

E pensare che la tegola abbattutasi sulla formazione di casa nei primi minuti di gioco lasciava presupporre l'arrivo di un'altra domenica da dimenticare per il pubblico locale: l'infortunio di Barbetti non ha comunque scomposto l'undici titolare, bravo a riversarsi subito in attacco e a trovare la rete decisiva grazie ad un acuto di Falomi, risultato alla fine il migliore in campo insieme al solito Bacchi.

Bellaria-Chieti. Sarà anche partito con l'obiettivo della salvezza, ma il sodalizio neroverde sembra avere tutte le carte in regola per ambire anche a qualcosa di più importante. Questa vittoria esterna, insieme a quella di due domeniche fa in terra sarda, rappresenta infatti il miglior biglietto da visita per accreditarsi nei piani alti della classifica, poiché è ben risaputo che non è impresa da poco riuscire a fare bottino pieno in trasferta nel campionato di Seconda Divisione. Il Chieti ha dimostrato di possedere il piglio della grande squadra, attendendo il momento giusto per colpire dopo aver subito l'iniziativa dei padroni di casa: sono stati prima Esposito e successivamente il bomber Rosa a griffare il meritato successo, mandando in visibilio i numerosi tifosi teatini presenti nell'impianto romagnolo.

La sterile reazione degli avversari non ha sortito gli esiti sperati: troppo giovani ed inesperti gli avanti di casa per tentare di impensierire la collaudata difesa neroverde, confermatasi sui livelli delle precedenti giornate. Anche il centrocampo, privo della verve di Amadio, si è comportato egregiamente, grazie alla sostanza e alla qualità del solito Vitone e all'impegno del baby Cardinali, rivelatosi un degno sostituto dell'acciaccato compagno di reparto.

Danilo Rosone


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