II^ Divisione, la sintesi della terza giornata

L'Aquila cala il tris; primo stop del Chieti

13 Settembre 2010   14:04  

Delle quattro abruzzesi inserite nel girone B brilla soltanto la squadra del Capoluogo, capace di sovvertire ogni pronostico, espugnando l'ostico campo di San Giovanni Valdarno (articolo a parte) ; i neroverdi conoscono invece il sapore della sconfitta dopo le due ottime gare inaugurali. Stentano ancora Giulianova e Celano, entrambe reduci da un pareggio che cancella per lo meno quel fastidioso zero dalla classifica.
 
Giulianova-Prato 2-2. Mister Cerone deve fare i conti con le solite pesanti assenze, ma non intende comunque rinunciare al classico 4-3-3, affidando le redini dell'attacco ad un trio inedito, composto da Margarita, Morga e il baby D'Angelo. In difesa il posto di Zoppetti viene preso da Sosi, che si posiziona al fianco del giovane Faragalli; in mezzo al campo invece, coadiuvato da Rinaldi e Pucello, agisce Censori, che sostituisce l'acciaccato De Angelis.
Pronti via e il Giulianova cerca subito di schiacciare gli avversari nella propria area con un'iniziativa del fluidificante Polinesi, che arriva sul fondo e serve Margarita, ma l'esterno ex Grosseto giunge sul pallone con un attimo di ritardo e l'azione sfuma.
E' solo un fuoco di paglia: al 39' il Prato sblocca infatti il risultato con un gol di Basilico, abile a raccogliere una sponda di testa di Vieri e a beffare Merletti in uscita.
Nella ripresa la partita si accende: l'episodio che cambia completamente volto alla gara arriva al 64', quando Zagaglioni rimedia il secondo giallo, lasciando il Prato in dieci. Forti della superiorità numerica, i padroni di casa cominciano ad offendere e dopo cinque minuti pervengono al pareggio con Censori, la cui staffilata trafigge il portiere Pazzagli.
All'83', quando D'Angelo deposita in rete un perfetto assist dello scatenato Polinesi, la partita sembra essere praticamente chiusa in favore dei giallorossi. A riaprirla ci pensa il neoentrato Schneider, che si fa espellere ingenuamente, ristabilendo la parità numerica. I toscani, dall'alto della loro esperienza, approfittano della situazione e riequilibrano le sorti dell'incontro con il solito Basilico, che sigla così la sua personale doppietta con un facile tocco a porta vuota.
 
Fano-Celano 1-1. Dopo le cinque sberle assestate a domicilio dal Carpi, i marsicani rialzano la testa e ottengono il primo punto della stagione al cospetto di un Fano, apparso poco reattivo e incisivo, specialmente in attacco. Il tecnico celanese Modica deve rinunciare ancora all'apporto di Villa nella mediana ed è costretto a riproporre la stessa (o quasi) formazione di domenica scorsa. Ma l'approccio alla gara degli ospiti è di quelli che non ti aspetti: la doccia fredda per i marchigiani giunge infatti già al 4' quando Falomi (nella foto) risolve una mischia in area con la palla che sbatte nella parte inferiore della traversa, prima di depositarsi in fondo al sacco. Lo svantaggio scuote i padroni di casa che con Iazzetta, Ferrari e Ionni provano a rendersi pericolosi, ma le loro conclusioni non impensieriscono l'estremo difensore Goletti. Sono però le prove tecniche per il pareggio che arriva difatti al 39' grazie ad un tiro di prima di Iazzetta, servito dalla sinistra da Carboni.
Il secondo tempo inizia ancora nel segno del Fano, sempre insidioso con le folate dei suoi abili esterni offensivi; il Celano si rivede solo al 58' con un'incursione di Gentili, ma la difesa locale riesce a disimpegnare senza troppi patemi d'animo.
Verso la fine della contesa si scaldano gli animi: i marsicani reclamano per alcune scelte dubbie del direttore di gara e a farne le spese è un componente della panchina, spedito anzitempo negli spogliatoi dal signor Greco di Lecce.
Fino al triplice fischio non accade più nulla: il Celano può finalmente sorridere e, quando tutti gli elementi avranno smaltito i rispettivi infortuni, si potrà cominciare a pensare seriamente al raggiungimento della tanto agognata salvezza.
 
Chieti-Gavorrano 0-1. Probabilmente si tratta della vera sorpresa di questo terzo turno di campionato. L'imbattibilità del Chieti decade proprio nel giorno della riapertura dell'Angelini a tutti i tifosi, ma non è il caso di preoccuparsi eccessivamente: dopo due buone prestazioni, uno stop ci può anche stare, tanto più se davanti c'era un avversario di spessore come il Gavorrano, che in precedenza aveva raccolto meno di quanto meritasse.
Il trainer Vivarini manda in campo la stessa formazione che sette giorni prima aveva regolato la Villacidrese, mentre i toscani si presentano con un sola variazione rispetto all'ultima gara: Nocciolini al posto del bomber Peluso, appiedato dal giudice sportivo.
Eppure la prima frazione di gioco aveva visto i neroverdi assoluti protagonisti, grazie soprattutto ad un Amadio in grande spolvero, ma i suoi compagni non hanno punto a dovere dalle parti di Lanzano. Per vedere qualche iniziativa ospite bisogna attendere la mezz'ora, quando Fioretti prima e Manzo poi impegnano severamente l'estremo difensore Bifulco.
Nella ripresa, il Gavorrano decide di mettere subito il turbo e inizia a collezionare alcune occasioni da gol, tra cui spicca quella capitata sui piedi di Nocciolini, il cui fendente viene respinto in corner.
E' solo il preludio al gol che arriva al 72': l'estroso De Gori disegna una parabola perfetta per la testa del difensore Loseto, che anticipa tutti e fredda l'incolpevole Bifulco. La disattenzione del pacchetto arretrato costa cara alla formazione teatina, che negli ultimi minuti si riversa in attacco per acciuffare un insperato pareggio, ma manca la necessaria lucidità e, nonostante i numerosi cambi operati da Vivarini, la situazione non cambia fino al novantesimo. Da rivedere l'intero reparto offensivo e qualche meccanismo difensivo, mentre il centrocampo è apparso finalmente ben collaudato: bisognerà dunque lavorare ancora un po' per arrivare in forma all'impegnativa trasferta di Bellaria.
 
Danilo Rosone


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