ISTAT: CIA, anche nel 2013 meno consumi per il 74% delle famiglie

22 Maggio 2013   17:01  

 Un Paese che deve farsi i conti in tasca anche per mangiare, costretto a "tagliare" perfino sul cibo per effetto della caduta drammatica del potere d'acquisto, dell'aumento impressionante del peso del fisco e della disoccupazione galoppante: il quadro che viene fuori dal rapporto annuale dell'Istat e' "desolante", con gli italiani ormai "in trincea" che si comportano come ai tempi di guerra.
Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, spiegando che gli acquisti continueranno a scendere anche quest'anno, con il 74% delle famiglie che dichiara di riuscire ad arrivare a fine mese solamente con una feroce "cura dimagrante" al carrello della spesa. "Se non si prenderanno presto misure a sostegno delle famiglie e dell'occupazione, soprattutto giovanile, ma si procedera' con provvedimenti come l'aumento dell'Iva al 22 per cento, la situazione non potra' che peggiorare ancora -osserva la Cia- d'altra parte, secondo i nostri dati oggi solo il 14 per cento degli italiani si dichiara ottimista sul futuro, mentre oltre otto italiani su dieci (l'86 per cento) pensano che la situazione economica rimarra' la stessa o addirittura peggiorera'".
Intanto "aumentano i segnali di sofferenza -sottolinea la Cia- basta ricordare che nell'ultimo anno il numero di famiglie che fa la spesa nelle "cattedrali del risparmio" come discount e hard-discount e' arrivato a 13,8 milioni (il 62 per cento).
Mentre e' praticamente raddoppiata (dal 6,7 al 12,3 per cento) la quota di italiani che non puo' piu' permettersi di mangiare carne o pesce ogni due giorni.
Ma soprattutto, ed e' il sintomo piu' preoccupante della condizione di disagio economico delle famiglie, negli ultimi dodici mesi sono aumentati del 9 per cento gli italiani costretti a rivolgersi agli enti caritativi per un pasto gratuito o un pacco alimentare.


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