Scatterà il 6 agosto l'obbligo perentorio per i terremotati dell'Aquila che possiedono casa agibile classificata A di lasciare le strutture ricettive nelle quali sono ospitati.
La drastica decisione da parte della Protezione civile fa seguito alle precedenti ordinanze che obbligavano al rientro in casa non appena fosse stato riallacciato il gas metano, ordinanze “non ascoltate e quindi rimaste inefficaci” dice Bernardo De Bernardinis, numero due di Guido Bertolaso.
A causa di problemi talvolta di natura economica, in altri casi legati alla paura, ma anche a causa della bella stagione sono ancora molti gli aquilani che continuano a restare in albergo sulla costa adriatica a spese dello Stato nonostante siano proprietari di casa agibile.
Sabato scorso inoltre è iniziato il censimento della Protezione civile per avere, entro il 10 agosto, una stima esatta del numero di sfollati senza casa e conoscere le diverse esigenze abitative. Il sindaco Massimo Cialente continua a esprimere le sue preoccupazioni “solo con le case per tutti e le scuole pronte – ripete il sindaco - i cittadini torneranno e si potrà ripartire”.
Stamattina infine incontro istituzionale fra il presidente della Regione Abruzzo, Chiodi, e della Val D'Aosta, Rollandin, che ha visitato in mattinata la tendopoli di Lucoli, comune montano a due passi da Campo Felice, gestita dalla Protezione civile valdostana.
Sono fino ad ora quasi 400mila gli euro raccolti in Val d'Aosta che saranno utilizzati a favore della popolazione di Lucoli.
(MS)
