Il 'Bagaglino' chiude per mancanza di pubblico

Pingitore: "Non mi arrendo"

27 Settembre 2011   12:44  

Il 'Bagaglino', la storica compagnia del Salone Margherita di Roma diretta da Pier Francesco Pingitore, è costretta a chiudere baracca e burattini. Colpa della mancanza di introiti, che ha costretto il gestore del Salone Margherita a non riconfermare lo spettacolo.

Pingitore, naturalmente, non ci sta e ricorda con nostalgia i bei tempi andati: "Da qui sono passati tutti. Una sera telefonarono dall'ambasciata americana perché Jackie Kennedy voleva venire, la segretaria rispose che non c'era posto". Un successo fin dagli esordi: "All'inizio pensavamo di avere al massimo venti persone per sera. Ne arrivarono duecento, tutti volevano esserci".

Non sono bastati, però, gli allori del passato a salvare questo storico show di avanspettacolo, fatto di comicità e belle donne, dalla chiusura. Finisce così un'era di satira politica e decolletè messi in bella mostra. Un trampolino di lancio per molti attori, oggi re della risata, e showgirls affermate: Enrico Montesano, Gianfranco D'Angelo, Valeria Marini, Pamela Prati, Leo Gullotta e Pippo Franco.

Il 'Bagaglino' nasce come spettacolo teatrale ma, ben presto, diventa uno show televisivo di successo, senza perdere nemmeno un pizzico della sua natura, trasmesso prima dalla Rai e poi da Mediaset con Silvio Berlusconi, all'epoca fresco primo ministro, sempre in prima fila a godersi le repliche.

Una creatura ideata e realizzata da Pingitore, autore dei testi sia in coppia con Mario Castellacci sia da solo. L'autore e regista voleva contrastare il grande potere del cabaret di sinistra, portato al successo da Dario Fo, e così convinse un gruppo di giornalisti suoi amici, sostenitori della politica di destra, a portare avanti questo progetto.

Affittarono, quindi, un piccolo locale in vicolo della Campanella, dalle parti di Piazza Navona, e realizzarono spettacoli di successo come "Dove sta Zazzà", "Mazzabubù" e "Biberon". La formula del mix tra balletti osè, battute dalla risata facile e caricature dei vari politici di turno si rivelò vincente, fino al trionfale approdo sul piccolo schermo.

Ora è arrivato il momento del sipario, come sottolinea con una punta di amarezza Pingitore: "Dopo tanti anni, si può anche chiudere senza troppi rimpianti e senza polemiche". L'uscita di scena, però, avverrà in grande stile con una grande festa piena di nomi illustri il 4 ottobre all'Elle, un locale 'in' di via Veneto.

"La satira politica non è morta e non morirà mai. Può evolversi, cambiare, conoscere momenti di maggiore o minore fortuna. Ma non finirà perché mettere alla berlina chi esercita il potere è un'attitudine umana. E io continuerò a fare satira da qualche altra parte", ha continuato Pingitore, che sceglie di non polemizzare con i gestori della Salone Margherita. "La direzione mi ha manifestato un'intenzione alla quale io non posso opporre nulla. Se i loro calcoli non contemplano più lo spettacolo che ho fatto per 46 anni, ne prendo atto e tanti saluti", ha concluso.

Francesco G. Balzano







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