Il Chieti torna a vincere: 2-1 al Melfi

Vittoria sofferta dagli uomini di Paolucci, decide Anastasi

16 Ottobre 2011   16:52  

Lo si è detto in settimana e cosi è stato: al Chieti di oggi servivano i tre punti e sono arrivati. Non importa che il Melfi, squadra dall'età media inferiore alla pur giovane compagine allenata da Paolucci, abbia fatto soffrire non solo gli uomini in campo ma tutto l'Angelini con una prestazione stoica, preparata a tavolino per cercare di strappare un punto in terra d'Abruzzo. Non importa che a spezzare il digiuno degli attaccanti teatini abbia dovuto pensarci Anastasi, entrato nella ripresa al posto di un Rosa evanescente.

L'importante era tornare alla vittoria, anche giocando maluccio e soffrendo su qualche ripartenza melfitana.

La partita. Paolucci, sostituito da Dalla Costa in panchina causa squalifica, dopo gli ultimi risultati negativi, passa dal consueto 4-2-3-1 al classico 4-4-2, con la coppia d'attacco formata da Rosa e Lacarra. In difesa esordio stagionale dal primo minuto per Marco Migliorini che rileva Serpico, in mediana Amadio è affiancato da Del Pinto.

Il Melfi, dopo il buon punto conquistato nel turno infrasettimanale con l'Aversa Normanna, si presenta a Chieti con lo stesso undici di quattro giorni fa. Rodolfi, dunque, ripropone, a protezione del portiere Scuffia, una linea a quattro composta da: Spirito, Gennari, Moretto e Russo. A centrocampo, l'allenatore ospite conferma Giunta, Russo, Scarsella e Ambrogetti. Le due punte sono Simeri e Spagna.

I neroverdi partono subito forte e neanche dopo cinque minuti di gioco hanno già la possibilità per passare in vantaggio: sul pallone tagliato di Fiore si avventa Lacarra che, da zero metri, riesce a mandare alta la sfera. Prima vera palla gol con il Chieti che continua a sprecare occasioni su occasioni.

Tuttavia, anche il Melfi si rende pericoloso alla prima discesa: al dodicesimo Malerba stende un tappeto rosso a Russo che ne approfitta per servire al centro un grande assist per Ambrogetti, il cui tiro però si perde sul fondo dopo aver fatto la barba al palo.

Ma è il Chieti a fare la partita e al 23' trova il vantaggio: il traversone dalla sinistra di Malerba finisce sui piedi di Amadio, il cui tiro viene miracolosamente respito da Scuffia che, però, non può far nulla sulla ribattuta di Berardino da pochi passi.

Il vantaggio galvanizza il Chieti: Fiore si invola sulla destra e, come una lama nel burro, penetra nell'area del Melfi, peccato che il suo tocco morbido al centro non viene raccolto da nessuno. Eccesso di generosità dell'esterno vastese che, forse, avrebbe potuto provare la conclusione da posizione defilata.

E ancora una volta la poca concretezza sotto rete punisce gli uomini di Paolucci, raggiunti a tre minuti dalla fine: Lacarra regala una rimessa laterale agli ospiti e proprio sugli sviluppi di questa arriva il pari del Melfi: Russo, uno dei migliori tra i suoi, crossa in area, Pepe liscia e Spagna può solo ringraziare. Come se non bastasse, dopo appena un minuto dal pari, il Melfi sfiora anche il vantaggio: il tiro dalla distanza di Simeri si stampa sul palo esterno difeso da Feola.

La ripresa torna a colorarsi di neroverde: il Chieti si fa vedere dalla parti di Scuffia con un colpo di testa debole di Rosa e, poi, con una conclusione alle stelle di Lacarra e, allora, il primo vero pericolo dei secondi quarantacinque minuti lo crea Migliorini che, dal limite, sfiora il palo con un bel tiro al volo. Troppo poco per infilare la difesa melfitana.

Chieti meno spettacolare rispetto alle ultime uscite, ma comunque padrone del campo: i giocatori in maglia gialla sanno aspettare e soffrire anche quando il Chieti prova a riversarsi in massa nella metà campo avversaria. Peccato che la punizione, seppur potente, di Lacarra venga respinta da Scuffia (non senza qualche difficoltà) e il tiro di Fiore sia troppo alto sulla traversa. Ma il Chieti merita il gol e lo trova al 28': Lacarra si inventa un cross morbido per la testa di Anastasi che piega le mani a Scuffia, nel boato dell'Angelini.

I cinque minuti successivi al vantaggio, il Chieti li vive in apnea: il Melfi spinge alla ricerca del nuovo pari, ma i teatini dimostrano di esser ancora affetti da quello strano morbo che è la “paura di vincere”. Rispetto alle scorse prestazioni, però, i neroverdi sembrano metterci quel pizzico di cattiveria in più chiesto da Paolucci in settimana ottenendo discreti risultati soprattutto in fase di non possesso.

Il Chieti torna alla vittoria all'Angelini dopo esattamente un mese: l'ultima volta era stata nel 3-0 rifilato al Fondi. Il Melfi resta a 5 punti, nei bassi fondi della classifica.

 

CHIETI (4-4-2): Feola; Bigoni, Pepe, Migliorini, Malerba; Del Pinto, Amadio (25' st Sabbatini), Fiore, Berardino (34' Villa); Lacarra, Rosa (12' st Anastasi). A disp.: D'Ettorre, Petroni, Cardinali, Sabbatini, Rossi. All.: Dalla Costa (Paolucci squalificato).

MELFI (4-4-2): Scuffia; Spirito, Gennari, Moretto (10' st Borin), Russo; Giunta (25' st Viola) Caprioli), Russo, Scarsella, Ambrogetti (37' Bertocchi); Spagna, Simeri. A disp.: Della Luna, Denmaku, Caprioli, Lionetti. All.: Rodolfi.

 

Arbitro: Sig. Greco di Lecce (Stasi di Barletta – Favia di Bari)

Marcatori: 23' Berardino (CH), 43' Spagna(M), 28'st Anastasi (CH).

Ammoniti: Malerba (CH), Del Pinto (CH), Lacarra (CH), Bigoni (CH).

Note: Rec.: 4'pt; 3' st. Angoli: 5-6. Spettatori: 600 circa.

Daniele Polidoro


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