Il Codacons: ''Assurdo chiudere l'Informagiovani di Francavilla''

05 Maggio 2012   13:04  

''Chiudere dopo 14 anni l’ufficio Informagiovani di Francavilla (è stato istituito dall'allora sindaco Sandro Bruno) nella attuale fase economica e sociale è stata un delle decisioni più fallimentari che abbia potuto prendere l’attuale amministrazione comunale.

Lungi dal criticare dal punto di vista politico i nostri amministratori, noi del Codacons Abruzzo riteniamo che in una città come Francavilla, che ha oltre il 50% dei suoi giovani in uno stato di disoccupazione permanente, il servizio in questione andava già da diversi anni semmai potenziato, per esempio offrendo ai cittadini informazioni circa quella miriade di opportunità lavorative e formative offerte dall’Unione europea, (si pensi ad esempio al mondo dei disabili e alle categorie protette ma più in generale si pensi anche alle Università, alle società del lavoro interinale, ai centri per lì’impiego, ecc...), che le ex-impiegate dell’ufficio, (divenute nel frattempo, dato che vi hanno lavorato, aggiornandosi continuamente, per quasi quindici anni, delle professioniste di alto livello nel campo) avrebbero saputo suggerire in maniera mirata e concreta ai giovani che cercano lavoro (tra l'altro a una delle due operatrici al rientro dalla maternità prima è stato dimezzato l'orario di lavoro e poi tolto del tutto; che bel modo di mettere in pratica politiche a favore della famiglia da parte di una amministrazione di centrosinistra; è proprio vero oggi essere di centrosinistra come diceva Giorgio Gaber significa farsi la doccia).

Una scelta presa oltretutto senza confrontarsi con le associazioni del territorio che lavorando seppur in altri ambiti hanno comunque avuto nel corso degli anni collegamenti per risolvere problematiche multiple dove in mezzo ad altri ostacoli da superare v’era anche quello della collocazione lavorativa.

Insomma, chiudendo a doppia mandata i locali che ospitavano l’Informagiovani, ci si è dati la zappa sui piedi anche se, a dire il vero, il servizio era già stato depotenziato dalle precedenti amministrazioni tant'è che era stato relegato sull'ultima scrivania prima del bagno al Palazzo Mumi, e per lunghi periodi era persino senza collegamento a internet.

“Il servizio  per come la vedo io, doveva essere collaterale alla biblioteca e al centro di servizi turistici, in una sorta di cittadella ideale dei servizi informativi, per offrire quelle informazioni che oggi possono fare la differenza nella vita di un giovane disoccupato (che solitamente non sa redigere un curriculum europeo, non sa leggere una gazzetta ufficiale dei concorsi, non sa insomma orientarsi nella giungla di informazioni scaturenti dal mondo del lavoro).

Non voglio peccare di pressapochismo, ma credo davvero che la chiusura di Informagiovani sia una cosa che non vada sottaciuta perché è il segnale di un paese allo sbando che sta alzando bandiera bianca. Informare, orientare, guidare i giovani è un dovere per tutte le istituzioni a tutti i livelli.

Come si fa ad essere così miopi, a non capire che siamo arrivati a un punto per cui una larga fetta di ragazzi ha addirittura smesso di ricercare un posto di lavoro? Come si fa a costruire una società, o meglio una comunità, se viene meno la fiducia nel domani? E chi è che deve alimentare questa fiducia soprattutto nei giovani?

E' vero, da noi non ci sono posti di lavoro; ma perché, ad esempio non illustrare ai giovani le numerose opportunità di vacanze lavoro all'estero, di crescita professionale attraverso stage, le opportunità di imprenditoria giovanile, femminile, di lavoro interinale, e l'elenco sarebbe davvero lunghissimo. E la cosa assurda è che nessuno dice niente e noi che siamo un'associazione dei consumatori siamo costretti a rivestire anche ruoli che non ci competono”.

Vittorio Ruggieri Vice Coordinatore Regionale Codacons Abruzzo


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