Il Commissario Chiodi e L'Aquila che non è

I numeri sbagliati dati ai TG nazionali

08 Ottobre 2010   18:04  

Continuiamo a parlare della conferenza di Palazzo Chigi che sta destando scompiglio in città.

Il Commissario Chiodi si è prodigato a snocciolare numeri che neanche la sua struttura, la SGE, conosce, smentendola, ridicolizzandone il lavoro e, oltretutto, sbagliando clamorosamente ogni numero e cifra data in pasto ai TG nazionali come vera.

Tutto questo perchè a Roma non si può parlare, a Roma si può solo dire che tutto va bene.

Non ce ne fregherebbe nulla, Commissario, se dietro quei numeri non ci fossero delle persone, dei cittadini, che quei numeri e quelle lettere se li porteranno nella tomba.

Oggi davanti ad una platea del tutto disinformata di nostri colleghi Lei per la prima volta dal 6 aprile non è stato corretto con la sua gente per dovere di bandiera e questo è un fatto grave.

Invitiamo i nostri lettori a leggere i veri dati sulla popolazione assistita e, Commissario, non si barrichi dietro giochetti di parole che denigrano una popolazione e mistificano la realtà.

Ecco qui i dati reali della sua Struttura Gestione Emergenza:

2.720 persone che vivono negli alberghi da 16 mesi (alcuni anche nelle tende per un lungo periodo), 459 persone che vivono nelle caserme, 25.663 che beneficiano del CAS, Contributo di Autonoma Sistemazione, e che hanno trovato alloggio da parenti e amici o che sono in affitto.

Li riassume anche il collega Filippo Tronca in un suo servizio e la sua struttura nei documenti ufficiali pubblicati.

Poi i numeri sui fabbricati e la loro classificazione, il Commissario ci dice "Non è vero che all'Aquila esistono 50mila persone che sono assistite e senza tetto. E' vero invece che ci sono 3.179 persone che sono in hotel e nelle caserme dell'Aquila ma di queste la maggior parte sono titolari di case classificate B o C, che sono dunque in riparazione, mentre solo 600 sono proprietari di abitazioni E, quindi totalmente inagibili. Tutti gli altri sono titolari di un contributo di autonoma sistemazione e quindi impropriamente vengono considerati come se fossero senza tetto".

Non è vero, sono 5.500 e quei fabbricati non sono tutte villette unifamiliari, ma la quasi totalità condomini di 6, 8, 20 appartamenti, quindi facendo un conto, quante sono le famiglie che hanno la casa fortemente danneggiata? Crediamo ben oltre le 15.000 persone saranno costrette a vivere nell'indigenza per molto tempo.


Caro Commissario, ci dispiace dirlo, oggi non ha rappresentato alla nazione ciò che è L'Aquila, ma solo la parte quella bella, un po' come lo studente che riceve nella sua casa "da studente" la mamma e nasconde il disordine nell'armadio.

Figurarsi che qui gli studenti non hanno neppure più una casa.

 


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore