Era
convocato per discutere del futuro dell'Università ma la vertenza
Transcom non poteva che irrompere nel dibattito del Consiglio
comunale.
L'azienda di
call center, presente dal 2000 in città, ha deciso di dismettere la
sede aquilana, mandando a casa 276 dipendenti che dopo il nulla di
fatto di questa mattina nell'incontro tenuto nella sede di
Confindustria con la proprietà, hanno deciso di richiamare
l'attenzione della municipalità.
Ma il
documento elaborato a favore della vertenza da Enzo Lombardi, Pdl,
non trova d'accordo il sindaco che annuncia voto contrario ad un
ordine del giorno che – afferma – tende a trovare giustificazioni
all'azienda, rintracciando nel terremoto la causa della propria
scelta.
Quindi il
ritiro del documento e l'elaborazione, stavolta di concerto fra le
forze politiche, di un nuovo ordine del giorno che trovi la
condivisione dell'intera assise.
Successivamente
la discussione più attesa, quella sul futuro dell'Ateneo, riassunta
in un ordine del giorno esposto in aula dall'assessore delegato Luca
D'Innocenzo.
Questa
mattina inoltre studenti e docenti della Facoltà di Lettere avevano
manifestato fuori l'ex carcere minorile chiedendo che gli venisse
assegnato dopo che i due palazzi del centro storico che ospitavano la
Facoltà sono andati semidistrutti.
(MS)