Il Comune di Pescara interviene sulle bollette non pagate degli alloggi popolari

04 Luglio 2012   22:39  

“Il Comune di Pescara ha chiesto formalmente all’Aca di sospendere ogni azione di distacco della fornitura di acqua potabile al condominio di via Lazio, a Montesilvano, dove abbiamo scoperto un debito complessivo pari a 60mila euro per le bollette del consumo idrico non pagate da anni. Purtroppo quel fabbricato, che ospita alcuni alloggi popolari con legittimi assegnatari, è solo parzialmente di proprietà del Comune di Pescara, mentre per la restante metà è di proprietà di due aziende private, la società Immobiliare Adriatica Snc e la Lisa Costruzioni che, nonostante i numerosi inviti a varie assemblee condominiali tese a risolvere la problematica, continuano a disertare gli appuntamenti. Stamane abbiamo inviato una lettera ufficiale, firmata dal sindaco Luigi Albore Mascia, per chiedere all’Azienda acquedottistica di fermare ogni azione di interruzione dell’erogazione di acqua, tenendo conto del periodo estivo e soprattutto della situazione di forte disagio in cui versano gli occupanti di quegli alloggi popolari. Nel frattempo stiamo cercando di giungere a una soluzione pacifica della difficoltà odierna”. Lo ha detto l’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco ufficializzando l’iniziativa odierna.

“Da tre anni – ha ricordato l’assessore Del Trecco – la nostra amministrazione sta combattendo con la vicenda degli alloggi popolari di via Lazio, a Montesilvano, appartamenti che versano in condizioni di estrema precarietà, che necessitano di interventi di manutenzione urgenti, ma difficili da attuare per la divisione millesimale del fabbricato. Ossia: il Comune di Pescara è proprietario di poco meno della metà dell’edificio che, per il 60 per cento, appartiene a due società immobiliari private. Proprio per le difficoltà che sino a oggi abbiamo riscontrato nella gestione dell’edificio, già nel 2010 avevamo deciso di dismettere il fabbricato, raccogliendo l’interesse ad acquisire quegli alloggi manifestato dalla precedente amministrazione comunale di Montesilvano, aprendo una trattativa che poi si è però bloccata a fronte dei costi onerosi di tale operazione. A quel punto abbiamo deciso di procedere con la vendita della proprietà aprendo un bando che peraltro dovrebbe essere pubblicato a giorni. Nel frattempo dobbiamo però preoccuparci della gestione ordinaria dell’immobile e proprio nei giorni scorsi è emerso un problema enorme, ossia bollette non pagate da anni per la fornitura idrica nell’intero condominio per 60mila euro, e una lettera dell’Aca con la quale è stata preannunciata la sospensione della fornitura di acqua potabile in tutti gli alloggi, un provvedimento che creerebbe un problema igienico-sanitario di dimensioni spaventose per gli attuali assegnatari degli alloggi stessi, privati di un bene primario e indispensabile, specie considerando l’emergenza afa degli ultimi giorni. A questo punto stamane il sindaco Albore Mascia ha scritto una lettera indirizzata al presidente dell’Aca Ezio Di Cristoforo, per chiedere di sospendere ogni eventuale provvedimento in tal senso”. “Si rappresenta – si legge nella lettera del sindaco Albore Mascia – l’attuale situazione dello stabile ubicato in Montesilvano, in via Lazio n.61, del quale il Comune di Pescara è parzialmente proprietario per complessivi 498,731 millesimi, mentre le società Immobiliare Adriatica Snc e Lisa Costruzioni detengono la restante quota millesimale. Poiché dall’esame della situazione contabile del condominio di via Lazio – Montesilvano – si è rilevato un consistente debito per canoni acqua insoluti, l’attuale amministratore, dottor Antonio Censi, è stato invitato a intraprendere i necessari provvedimenti del caso, tuttavia a tutt’oggi ben tre assemblee di condominio sono andate deserte per mancanza del numero legale, essendo presente solo il Comune di Pescara. Alla luce di quanto esposto e nella considerazione sia delle attuali condizioni climatiche che delle condizioni di disagio socio-economico nelle quali versa la maggioranza dell’utenza Erp, si chiede di sospendere ogni azione per il distacco della fornitura di acqua potabile. In caso di interruzione di pubblico servizio ci vedremo costretti, a tutela delle condizioni igienico-sanitarie e di vivibilità dei nostri inquilini, ai consequenziali provvedimenti giudiziari”. “Siamo certi – ha aggiunto l’assessore Del Trecco – che, in nome di una corretta collaborazione istituzionale, potremo giungere a una soluzione pacifica della problematica con l’unico comune obiettivo di tutelare dei cittadini in difficoltà”.

 


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