La maggioranza in Comune di Popoli inciampa sui congiuntivi, in un manifesto a firma della maggioranza del sindaco Concezio Galli. Il signor Giovanni Natale, cittadino di Popoli, prontamente ed ironicamente commenta: "Non è la prima volta che capita, ma nell'ultimo manifesto ho letto questa frase: "qualora tutto cio' verra' realizzato a noi non basta" scritto bello in grande.
La forma corretta in italiano credo sia la seguente: "qualora tutto cio' venisse realizzato a noi non basterebbe".
Ovviamente tralascio l'uso indiscriminato che fate della parola "Basta" , dando l'immagine di una amministrazione autoritaria e non democratica. Vi ricordo, per chi non conosce la storia o non ha memoria, che nel sudamerica decenni fa la "Giunta" aveva assunto connottati sinistri ed autoritari,ed usavano la parola "basta" e mo' basta" ci vuole poco ed il linguaggio tradisce, le intenzioni piu' profonde, ricordando Predappio e non la libertà di parola.
Ora, non so chi sia a scrivere i testi dei Vs manifesti, ma visto che è firmato dal Gruppo Consiliare di Maggioranza, qualcuno capace di mettere insieme dei congiuntivi idonei, penso ci debba essere, e non capisco come non si accorga di questi "arrunce" e non ve li corregga, anche per la faccia che ci mette, inconsapevolmente forse, sopra.
Ci sono laureati, diplomati, Professori tra Voi. Quindi fate attenzione, Vi prego, i ragazzi ci...leggono.
Non posso pensare che questi Consiglieri di Maggioranza abbiano lasciato tutti a casa l'abbecedario. O devo leggere una certa leggerezza nello scrivere ed affrontare i temi? Sarebbe un fatto grave e poco consono all'istituzione che dovete, e dovreste, rispettare in primis. esprimendoVi anche nel modo giusto.
Più vengono bene i Vs manifesti, e più ne guadagniamo tutti, i cittadini, noi e io stesso. Non dimenticate mai che siete le Istituzioni di Popoli e Vi rivolgete ai cittadini fra i quali ci sono giovani e ragazzi che non ne TRAGGONO UN BUON ESEMPIO FORMATIVO ED EDUCATIVO. In conclusione, quando scrivete, riflettete bene sui concetti (rem tenes verba sequentur) ed esprimeteli nell'italiano giù corretto possibile".