Il Corecom ammonisce i media: maggiore tutela dei minori

22 Luglio 2011   16:41  

"Nell'ultimo anno sono state vissute vicende umane e giudiziarie di assoluta' gravita' che hanno coinvolto le persone di Sarah Scazzi e Yara Gambirasio, entrambe minorenni ed entrambe catapultate senza alcun freno e remora nelle prime pagine dei giornali e nelle trasmissioni televisive nazionali nelle piu' svariate fascie orarie". Ad intervenire e' il presidente del Co.Re.Com. Abruzzo e Commissario del Comitato Media e Minori, Filippo Lucci.

"L'amplificazione degli spazi dedicati a notizie di criminalita' da parte del Servizio pubblico - osserva - contribuisce ad una spettacolarizzazione di fatti delittuosi che da un lato soddisfa l'esigenza mediatica di maggiore premialita' in termini di audience ma dall'altro comporta meccanismi di assuefazione ed indifferenza al male con effetti pericolosi sul tessuto sociale e culturale del nostro paese. La vicenda del piccolo Jason scomparso da giorni dall'abitazione dei propri genitori in Folignano ed i successivi sviluppi registrati nelle ultime ore suggerisce, in tal senso, una serie di riflessioni e l'esigenza di non contribuire ulteriormente al 'massacro mediatico' derivante dalla eventuale divulgazione di particolari e dettagli sul fatto e sulle persone coinvolte che non risultino indispensabili all'esercizio del diritto di cronaca.

Il Comitato Regionale per le comunicazioni dell'Abruzzo, nell'esercizio delle sue funzioni di monitoraggio e vigilanza del sistema dei media e dell'informazione locale e nel rispetto dei compiti attribuiti in materia di tutela dei minori nei mezzi di comunicazioni di massa - aggiunge Lucci - invita tutte le testate giornalistiche, radiotelevisive o della carta stampata, ad osservare le prescrizioni normative, regolamentari e le regole proprie della deontologia giornalistica per evitare di divulgare, nel quadro dell'esercizio legittimo del diritto di cronaca, fatti, immagini e situazioni che non tengano conto della fragilita' emotiva legata alla crescita cognitiva e critica dei minori.

Nella fascia protetta, compresa tra le ore 16 e le 19, i programmi di informazione devono evitare di affrontare con crudezza emotiva e/o visiva la descrizione di fatti estremamente riprovevoli, mentre nei programmi di prima serata occorre evitare di focalizzare l'attenzione su atroci realta' di violenze che coinvolgono adolescenti loro coetanei.

L'utilizzazione di espressioni ed immagini forti - conclude Lucci - devono essere controllate in modo da proteggere la sensibilita' e l'equilibrio dei minori ed il ricorso alla prospettazione di ipotesi delittuose intricate e fantasiose e' suscettibile di alimentare incertezza e smarrimento nel pubblico dei minori e non solo, soprattutto se trasmesse durante la fascia protetta".


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