Il Delitto di Giulia Cecchettin: Turetta Confessa in un Interrogatorio di 9 Ore
"Strategia Difensiva: Omicidio Preterintenzionale per l'Omicidio Aggressivo"
Durante un estenuante interrogatorio di nove ore, Filippo Turetta ha ammesso di aver ucciso Giulia Cecchettin davanti ai magistrati, rivelando dietro l'atroce atto un movente ossessivo. Turetta ha dichiarato: «La mia Giulia era solo mia, e non poteva essere di nessuno», svelando l'incapacità di accettare la fine della loro relazione. La giovane di 22 anni, che ha cercato di sfuggire al suo assassino, è stata colpita mortalmente da una coltellata sotto l'orecchio sinistro, in un attacco brutale che le ha lasciato pochi istanti per qualsiasi forma di difesa.
L'autopsia, condotta dal consulente della procura di Venezia, Guido Viel, ha rivelato più di venti lesioni sul corpo di Giulia. La giovane ha cercato di difendersi con ferite superficiali, segni di difesa sulle mani e le braccia, prima di subire il colpo mortale all'arteria basilare. L'orario dell'aggressione è stato circoscritto tra le 23.40 e le 23.50, ma le dichiarazioni di Turetta hanno portato gli investigatori a considerare la possibilità di ulteriori colpi dopo la fuga di Giulia.
Durante l'interrogatorio con il pm Andrea Petroni, Turetta ha ammesso di aver compiuto "una cosa terribile", ma la sua narrazione è stata a tratti confusa. La difesa ha cercato di dipingere l'atto come improvviso e non premeditato, sottolineando momenti in cui Turetta ha dichiarato di non intendere uccidere Giulia, ma solo trattenerla in auto. La nuova strategia difensiva sembra quindi puntare all'omicidio preterintenzionale, sottolineando che l'intenzione di Turetta era trattenere Giulia in auto, non ucciderla.
La mancata risposta tempestiva dei carabinieri durante l'evento tragico è ora oggetto di un'indagine disciplinare. Turetta è rimasto nell'area industriale di Fossò per 19 minuti senza alcun intervento da parte delle forze dell'ordine, sollevando domande sulla corretta applicazione delle procedure e sull'assenza di una segnalazione radio dell'auto coinvolta. La mancanza di intervento immediato è oggetto di approfondimento, considerando anche la precedente segnalazione di un'ubriaca molesta in un bar a Chioggia che potrebbe aver influenzato le risorse disponibili.
