Il Falco Terrorizza l'Abruzzo, con la Pistola in Tribunale

Azione eclatante sottolinea insicurezza delle aule di giustizia

11 Aprile 2015   11:43  

Si e' presentato con una pistola in Tribunale, a Pescara, dentro le aule penali e nell'ufficio di un giudice, per dimostrare che "nonostante la strage" di Milano "la sicurezza nei Tribunali e' ancora nulla!!". Protagonista di questa incursione Mario Ferri, detto il Falco, il 27enne di Montesilvano (Pescara) che si e' fatto conoscere per le sue invasioni dei campi di calcio di tutto il mondo indossando la maglia di Superman.

E' stato lo stesso Falco a pubblicizzare le gesta compiute a Palazzo di giustizia attraverso il suo profilo Facebook dopodiche' e' stato denunciato dai carabinieri della compagnia di Montesilvano per procurato allarme ed evasione, essendo sottoposto ad una misura alternativa alla detenzione.

"Il Falco" ha pubblicato sul social network la sua foto con una pistola in mano, spiegando agli oltre 26mila fan che si trovava "dentro un ufficio di un giudice con una pistola...(a salve)". Poi invitava a "riflettere", considerato che anche lui, come accaduto nei giorni scorsi a Milano, e' riuscito ad entrare senza problemi in Tribunale. "Zero metal detector..." - ha commentato parlando della sicurezza della struttura.

Il 27enne ha conquistato la celebrita', negli anni passati, invadendo i campi di calcio (perfino fingendosi invalido) e, ultimamente, e' sbarcato a sorpresa a Playa Uva, una delle location del reality "L'isola dei famosi". In passato e' stato denunciato e anche arrestato ma le sue imprese proseguono senza sosta: solo qualche giorno fa ha fatto annunciare su Facebook la sua morte, e il suo funerale, a seguito di un incidente in parapendio in realta' mai avvenuto.

Dopo l'irruzione in Tribunale, i carabinieri di Montesilvano, in collaborazione con i colleghi di Pescara, hanno eseguito una perquisizione a casa di Ferri e hanno trovato, ben nascosta nel vano caldaia, la pistola giocattolo usata per il gesto dimostrativo a Palazzo di giustizia. E' la stessa foto, sostengono i militari dell'Arma, ripresa dal Falco sia nelle foto che nei video che lo ritraggono in Tribunale. Addosso aveva il cellulare con cui ha realizzato questo materiale, poi diffuso per pubblicizzare l'irruzione. Sia la pistola che il telefono sono stati sequestrati. Uscendo di casa Falco ha violato le prescrizioni della detenzione domiciliare a cui e' sottoposto, allontanandosi arbitrariamente, di fatto, dall'abitazione per raggiungere Pescara.


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