"Il Guerriero mi Pare Strano" Diventa Caso Politico

09 Ottobre 2023   11:24  

Alessio Consorte, regista e giornalista noto per il suo documentario "Il Guerriero mi pare strano," si è trovato al centro di una controversia con la direzione regionale Musei Abruzzo riguardo all'utilizzo dell'immagine del celebre "Guerriero di Capestrano" sulla locandina del suo docufilm. Il documentario di Consorte si concentra sull'autenticità della statua rinvenuta a Capestrano (L’Aquila) nel 1934, datata al VI secolo a.C.

La direzione regionale Musei Abruzzo ha emesso una diffida nei confronti di Consorte, richiedendo di cessare l'utilizzo dell'immagine del Guerriero di Capestrano per scopi promozionali legati al suo documentario. Tuttavia, il regista ha risposto categoricamente negando qualsiasi malinteso sull'uso dell'immagine pubblica del Guerriero di Capestrano e ribadendo la sua intenzione di sollevare questioni legate alla storia e all'autenticità dell'opera.

Consorte ha dichiarato che aveva previamente informato la direzione e il personale del Museo archeologico nazionale d'Abruzzo di Villa Frigerj, condividendo con loro la locandina e inviando una comunicazione elettronica per evitare equivoci.

Il regista ha sottolineato la sua convinzione che il Guerriero di Capestrano sia un falso risalente all'epoca fascista e ha criticato il fatto che il museo continui a richiedere un biglietto d'ingresso per vedere la statua. Ha espresso frustrazione riguardo alla diffida ricevuta, sostenendo che nonostante le sue affermazioni sul presunto falso, la direzione del museo non abbia intrapreso azioni legali dirette contro di lui.

Alessio Consorte ha concluso affermando la sua intenzione di continuare a diffondere il suo lavoro e stimolare una riflessione critica su questioni storiche importanti legate alle origini della comunità abruzzese. La sua posizione è sostenuta dalla legge regionale che ha inserito l'immagine del Guerriero di Capestrano nello stemma regionale dell'Abruzzo.


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore