Una cinquantina di caprioli, probabili vittime del piano di abbattimento in corso in Piemonte che prevede di eliminare quasi 5.000 esemplari, potrebbero essere adottati dal Parco del Sirente Velino. La richiesta di adozione è stata da poco trasmessa alla Regione Piemonte. I caprioli potranno essere ospitati in aree circoscritte come la Riserva Grotte di Luppa di Sante Marie, o nellarea faunistica di Fontecchio.
Con questo gesto – ha spiegato il direttore Orèmo Di Nino – il Parco vuole dare prova di sensibilità e lungimiranza. Per qualcuno – ha detto - i caprioli costituiscono un problema da risolvere in modi drastici. Per il nostro territorio, invece, la presenza di ungulati, se ben gestita, può diventare una preziosa risorsa.
La posizione del Parco in merito allabbattimento dei caprioli piemontesi vuole essere anche una ferma e indiretta risposta allavvelenamento di tre esemplari di grifoni, avvenuto recentemente proprio nellarea protetta del Sirente Velino. Lepisodio – ha confermato Di Nino - è stato oggetto di denuncia alla Procura della Repubblica di Celano.
La pianificazione di azioni mirate al controllo e alla prevenzione di episodi simili rimane, comunque, la prerogativa dellente. A tal fine, il Presidente del Parco, Nazzareno Fidanza, nei prossimi giorni, si incontrerà con le associazioni di categoria, le amministrazioni locali, il corpo forestale dello Stato e le Asl.
Ma la tutela e la valorizzazione del patrimonio faunistico non è facile. Secondo Di Nino, il Parco sta facendo la sua parte ma cè bisogno anche dellaiuto della Regione.
Episodi come il recente avvelenamento dei grifoni – ha concluso - trovano terreno fertile in un clima esasperato dal mancato risarcimento dei danni causati da animali selvatici. E poi cè anche il problema irrisolto del randagismo.
A questo proposito ricordiamo che il Parco Regionale Sirente Velino è titolare del progetto Life, finanziato dalla Comunità Europea, per la tutela dell´orso bruno marsicano e la gestione delle problematiche correlate.