Il Pd crede ancora che non esista una ''questione morale''

16 Dicembre 2008   20:46  

Non c'e' una questione morale che colpisce il Pd, bensi' si tratta di "casi giudiziari individuali" e serve il massimo rispetto per l'azione della magistratura. Detto questo, esiste "una questione democratica che riguarda tutta la politica e le istituzioni", nei confronti della quale il "Pd sara' rigorosissimo". Il coordinatore dell'azione politica del Pd, Goffredo Bettini (nella foto), spiega la posizione del partito dopo il nuovo caso giudiziario che ha travolto un amministratore del Pd, il sindaco di Pescara e segretario del Pd abruzzese, Luciano D'Alfonso, da ieri sera agli arresti domiciliari. Il tema e' stato affrontato durante la riunione del coordinamento, e Bettini ci tiene a sottolineare che innanzitutto "dobbiamo rispettare e avere fiducia nella magistratura". In secondo luogo, "chiediamo che il lavoro sia fatto nella massima discrezione e velocita', con la garanzia della presunta innocenza". Per Bettini, quindi, "non bisogna creare polveroni" ma non si puo' negare che "siamo di fronte a un decadimento della politica che perde autorevolezza. C'e' troppa confidenza con altri poteri e interessi, e questo determina una questione democratica". Ma quanto alle vicende giudiziarie che hanno coinvolto esponenti del Pd, Bettini precisa che non si deve fare di tutta l'erba un fascio e che "si tratta di casi giudiziari individuali", senza pero' "chiudere gli occhi di fronte al malessere dei cittadini". Questo non vuol dire che ci sia "una questione morale attorno al Pd, che invece e' un partito sano e trasparente, non ci sono strutture fonte di questione morale". Verso chi sbaglia "saremo rigorosissimi, ma no a prediche e lezioni soprattutto se vengono da pulpiti poco credibili come quello della destra italiana".


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