Il Pd: sei mesi per un rimpasto che costa troppo agli abruzzesi

25 Gennaio 2011   09:33  

"Mesi di litigi, veti incrociati, interviste, decisioni sbagliate stanno facendo precipitare la sanita' pubblica giorno dopo giorno. Questo rimpasto lunghissimo, oltre sei mesi, da prima Repubblica, necessario solo a soddisfare i notabili e le correnti del Pdl, sta costando agli abruzzesi un prezzo troppo alto, tanto piu' se la sanita' restera' nelle mani di Chiodi che invece dovrebbe essere rimosso dal governo vista l'incapacita' di esercitare il ruolo di commissario". Lo afferma il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci. "Chiodi se l'e' presa comoda" dice Paolucci "alzando le spalle di fronte alle lunghe liste d'attesa, ai reparti che chiudono, alle sentenze della magistratura che smantellano il suo Piano di riordino deciso nel chiuso della sua stanza. Nell'agenda del presidente-commissario i problemi quotidiani di questa regione vengono dopo le alchimie di palazzo e gli equilibri di potere. L'Abruzzo avrebbe almeno bisogno di condizioni politiche minime: un presidente che faccia il presidente rispettando le regole, un assessore a tempo pieno, una giunta al completo. Questo centrodestra non e' in grado neppure di garantire il minimo funzionamento. Alla fine, dopo oltre sei mesi di triste spettacolo nel caos della sanita', nel pieno dell'emergenza rifiuti, senza nessun protagonismo sulle sfide relative a ricostruzione e vertenza Abruzzo con le emblematiche crisi industriali di questi giorni, le scelte effettuate sono modeste e nessuno comprende perche' ci sono voluti tutti questi mesi. Insomma la montagna ha prodotto un topolino".


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