Il Sindaco di Chieti per la promozione dell'area adriatica

25 Luglio 2012   19:02  

Il Sindaco di Chieti, Umberto Di Primio, questa mattina, presso la sede della Regione Abruzzo, a Pescara, ha partecipato alla Conferenza Stampa di presentazione del progetto Archeo.S - System Of the Archeological Sites of Adriatic Sea – iniziativa finanziata tramite il programma di cooperazione transfrontaliero Ipa Adriatico 2007-2013 e finalizzata alla promozione dei siti del patrimonio culturale dell'area adriatica.

 Il progetto culturale, consistente nella rappresentazione di otto spettacoli, in tredici giorni, che coinvolgeranno quattro Comuni abruzzesi, vede fra i suoi partner la Regione Abruzzo - Assessorato Direzione Sviluppo del Turismo e Politiche Culturali; il Consorzio Teatro Pubblico Pugliese, il Comune di Fier (Albania); il Comune di Pazin (Croazia); il Comune di Igumenitsa (Grecia) e la Fondazione le Città del Teatro – Teatro Stabile delle Marche.

 Il Comune di Chieti, in particolare, in qualità di sito ospitante, il 2, 3 e 4 agosto 2012, accoglierà presso l’Anfiteatro Romano del parco Archeologico “la Civitella” i seguenti spettacoli: 1) “Maria de Buenos Aires” della Società della Musica e del Teatro Primo Riccitelli  2) “Thalasa…Stay Human…” del Teatro Stabile di Innovazione l’Uovo, e “Il Crazy Paradis”, produzione Ente Manifestazioni Pescaresi.

 «Ringrazio l’Assessore De Fanis e la dirigente del settore cultura della Regione Abruzzo - ha dichiarato il Sindaco Di Primio – per aver coinvolto in questo progetto l’intero territorio abruzzese, le cui dimensioni geografiche, in un contesto europeo, credo debbano indurci sempre più a riflettere in termini di “sistema” piuttosto che in termini individualistici.

 Sembrerà ovvio, ma la nostra regione e l’intera Italia deve continuare ad avere il coraggio di puntare sul “sistema cultura”, perché la capacità di innovazione di questo settore spesso è emulata in altri contesti del mondo e può fungere da rilancio della economia del Paese.

 Non dobbiamo inventarci  fabbriche – ha rimarcato il Sindaco - le abbiamo già e sono i nostri siti culturali (teatri, reperti archeologici, musei); non dobbiamo inventare nuovi opifici perché il nostro patrimonio cultuale è immenso e aspetta solo di essere valorizzato.

 Proprio per questo ritengo essere una nota veramente stonata, nella nostra Italia, che molti di questi siti siano destinati all’incuria o non gli siano destinati adeguate risorse dal Governo nazionale.

 Ciò che auspico è che le Soprintendenze tornino a recitare il ruolo che gli spetta ovvero di conservazione e valorizzazione del patrimonio, evitando la dispersione di ciò che abbiamo ereditato di così straordinario».

 

 


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