Il Volo Sbanca Roma. Pienone Applausi ed il Bacio "Proibito" per i "Tenorini" - VIDEO

24 Giugno 2015   05:00  

Da 'Il mondo' di Jimmy Fontana a 'Piove' di Domenico Modugno passando per 'Memory' di Barbra Streisand, 'Can't Help Falling In Love' di Elvis Presley e 'My Way' di Frank Sinatra. Al via ieri sera, dall'Auditorium Parco della Musica di Roma, il tour italiano de Il Volo.

Un tour già sold out per molte date, in cui Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble presentano alcuni dei più grandi successi del Festival di Sanremo senza dimenticare "i grandi della musica americana".

Due ore di concerto, in cui gli 'ex tre tenorini' sono stati applauditi da un pubblico di ogni età che non ha risparmiato standing ovation. "Per noi stasera è stata una grandissima sfida ma soprattutto eravamo molto emozionati perché il 22 giugno abbiamo conosciuto per la prima volta il nostro nuovo pubblico italiano - afferma Piero che domani compirà 22 anni - Perché dopo Sanremo la situazione è cambiata palesemente, in positivo, qui in Italia. Un pubblico di bambini, mamme e papà, ma anche di nonni. Vedere tutte queste persone così tante volte in piedi è stato davvero emozionante e siamo usciti da questo concerto con un sorriso strepitoso".

"Fino a oggi - aggiunge Gianluca a fine esibizione - i concerti li abbiamo fatti quasi sempre all'estero e il fatto che anche gli italiani apprezzino questo genere di musica che ormai manca da tanti anni, vuol dire che non è vecchia anzi, è musica nuova pronta a entrare nei lettori musicali dei più giovani".

In scaletta il trio, che nonostante la giovane età ha già conquistato le platee internazionali, ha inserito brani della nostra tradizione e non solo sfidando dei mostri sacri della musica italiana e internazionale. "Non affrontiamo le cover per farle meglio, le cantiamo perché ci piacciono, perché hanno un significato per noi - sottolinea Ignazio - Quindi non è che ci piace vincere facile, piuttosto ci mettiamo in discussione. Magari qualcuno fa le comparazioni. Ma noi ci divertiamo a farle, e spero che si veda sul palco dove noi facciamo ciò che amiamo sperando che il nostro pubblico lo capisca". In ogni caso, "già dal prossimo anno il nostro repertorio sarà più vario", assicurano.

Più volte durante il live, mentre i tre ventenni si esibivano su quel palco come dei navigati cantanti, qualche over 60 o una adolescente cercava di avvicinarli, li baciava, scattava selfie. Una familiarità che ai componenti de Il Volo non dispiace affatto: "Anzi è bellissimo - dice Piero - vedere quelle persone là sotto che sperano in tuo bacio, in una tua stretta di mano. Più sono meglio è. E ci dispiace non poterlo fare con tutti però il nostro amore è per tutti, è chiaro".

Tra il pubblico ieri sera c'era anche l'attore e imitatore Neri Marcorè , insieme a sua figlia, che del trio dice: "Penso che loro abbiamo mestiere, professionalità, leggerezza e ironia. E' bello che abbiano successo a 20 anni e che il loro pubblico vada dai bambini agli over 60. Nonostante siano dei ventenni, quando salgono sul palco dimostrano molti più anni. Questo è il primo concerto che vedo, ma credo che ne vedrò altri. A mia figlia sono piaciuti tantissimo".

Durante l'esibizione non sono mancati degli assolo, dal medley di Ignazio dedicato a Pino Daniele insieme al sax di Stefano Di Battista, alla 'Can't Help Falling In Love' di Elvis Presley riproposta da Gianluca e 'La tabernera del puerto' di Piero. "Ci siamo un po' divisi i generi - sottolinea Ignazio - a me piace più il pop ma nonostante questa vena canto anche 'Core 'ngrato'". "So che cantare la lirica a 22 anni è una grande sfida - aggiunge Piero - ma io sto studiando tantissimo per migliorare sempre di più. E credo che in questi sei anni siamo cresciuti molto professionalmente. Siamo tre personalità diverse da perfezionare e completare". In ogni caso, sottolineano i ragazzi, "non abbiamo mai pensato a una carriera solista. Durante i concerti ci esibiamo singolarmente per dare movimento e soddisfare il sempre il nostro pubblico".

Dopo essersi detti soddisfatti del terzo posto ottenuto all'Eurovision Song Contest, dove "siamo andati a rappresentare l'Italia ma era come se stessimo rappresentando i nostri genitori" dice Piero, il trio non nasconde di aver provato un po' di delusione di fronte alla reazione di molti italiani: "Qualcuno ci ha detto: be' però solo il terzo posto... Ma non sono mancati quelli che ci avrebbero voluto vedere sul gradino più alto del podio, perché ce lo meritavamo", sottolinea Ignazio. "Il pubblico ci ha comunque premiati in quell'occasione, visto che al televoto siamo arrivati primi - ricorda Gianluca - in ogni caso penso che la nostra vera grande vittoria alla fine sia la vendita dei dischi (vedi il doppio disco di platino per l'album 'Sanremo Grande Amore' e la conquista delle classifiche, ndr), anche più della vittoria a Sanremo. Perché questo dimostra che la nostra musica piace alla gente".

Il Volo, che si esibirà per altre due date nella Capitale e in tutta Italia fino a settembre, ha parlato anche del loro nuovo disco di cui però non vogliono svelare troppo. "Uscirà in autunno e lo presenteremo durante l'ultimo live di questo tour, il 21 settembre all'Arena di Verona. Ci sono diversi pezzi scritti per noi, 5 o 6 - sottolinea il trio - e saranno presenti dei duetti, anche internazionali in bilico tra il pop e uno stile più classico".


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