Il bilancio della Uil: 2008 orribile per l'Abruzzo

29 Dicembre 2008   13:05  

ll 2008 è stato in Abruzzo un pessimo anno: una crisi globale ha colpito gli unici comparti che avevano retto negli ultimi 7 anni (mezzi di trasporto e microelettronica), la Giunta Del Turco "non è stata all'altezza" e il Consiglio regionale si è spesso occupato "di interessi propri più che dell'interesse generale": è quanto si legge in una nota della Uil regionale, che sollecita l'impegno di tutti per la riscossa dell'Abruzzo. Il governo regionale non è stato operativo per una serie di motivi: "prima lo stop determinato dalle elezioni politiche nazionali, poi il lungo rimpasto, poi gli arresti del 14 luglio, poi le elezioni anticipate regionali, dilazionate fino al 14 dicembre". Quanto a legislazione regionale, riforme e riorganizzazione, "la legislatura ha prodotto pochissimo" afferma Roberto Campo, il quale ritiene il risanamento dei conti della sanità "del tutto insufficiente". Sul versante lavoro, "la diffusione dei contratti a termine ha reso meno visibile che in passato la perdita di posti" e poi il Governo nazionale, lamenta la Uil, "non ha mostrato attenzione sufficiente ai problemi dell'Abruzzo: ha accolto positivamente l'appello unitario delle parti sociali a non applicare un automatismo tra commissariamento e aumento delle tasse, ma i progetti infrastrutturali strategici per il rilancio non sono stati ritenuti di interesse nazionale". La nuova Giunta guidata dal presidente Chiodi, prosegue Campo, "avrà la missione di interrompere il ciclo negativo pluriennale che flagella l'Abruzzo e avviare una fase nuova". I compiti principali sono difficili, ma chiari, secondo il sindacato: affrontare la crisi integrando "a livello regionale il pacchetto nazionale (ancora insufficiente)", per assicurare ammortizzatori, sostegno ai redditi fissi e credito alle imprese; utilizzare "presto e bene" fondi strutturali e fondo Fas; puntare su riorganizzazione di servizi e conti pubblici.

 


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