''Il centro antiviolenza di Teramo rischia la chiusura''

10 Maggio 2012   16:40  

''Quando dico che bisogna pensare ai Cittadini, ai loro bisogni ed alle loro necessità, prima di parlare e/o progettare investimenti per il lucro di pochi, e con pochi benefici per tutti, di questo parlo.

Il vice Presidente Provinciale di Teramo, Renato Rasicci, scrive alla Regione per chiedere aiuto per evitare la chiusura di un centro fondamentale per l’intera Provincia. Non si può accettare il fatto che i diritti delle famiglie, delle donne, sia lasciato unicamente a pochi Cittadini, volontari e volenterosi, per la maggior parte Cattolici, perché vorrebbe dire che lo Stato (Istituzionale) non si interessa dei principi costituzionali e, in particolare, dell’art. 29 della nostra Carta Fondamentale.

Non si possono destinare 12,5 milioni ad una pista ciclabile, non si può affermare, serenamente, “abbiamo rinvenuto 876mila euro tra le pieghe del bilancio”, quando strutture che operano, unicamente, per il bene dei Cittadini rischiano la chiusura.

Quando asili famosi per il bene che fanno per i bambini, e non per le violenze, rischiano la chiusura.

Quando l’Abruzzo riesce ad ottenere lo svincolo di fondi FAS, dovrebbe pensare PRIMA al, reale, bene comune dei Cittadini, dei loro bisogni, delle loro necessità.

Oggi, più che mai, anche a causa della presenza di ingenti nuclei familiari con “culture” a noi aliene, le donne sono oggetto di violenze fisiche e psicologiche, con il grave e inimmaginabile danno accusato dai minori presenti in famiglia.

Che iniziative di tal senso trovino il più vasto e completo consenso dai nostri politici Provinciali, Regionali e Nazionali. Che a mammona, finalmente, sia preferito Dio e l’essere umano.''

Stefano Flajani


Oroscopo del Giorno powered by oroscopoore