Il chicco di grano tra le macerie

Messa in sala mensa

06 Maggio 2009   18:38  

 

“Quando il chicco di grano cade in terra e muore produce molti frutti, Ora i nostri occhi di carne vedono solo la morte e la distruzione. Questa nostra tragedia però e' stata anche un luogo straordinario, dove e'  fiorita commovente solidarietà e tantissime sono storie di bonta' gia' fiorite in questo deserto pieno di macerie e di lacrime ”

E' questo uno dei passaggi più toccanti dell'omelia dell'arcivescovo dell'Aquila, Giuseppe Molinari, pronunciata oggi pomeriggio nel corso della cerimonia religiosa celebrata nella tendopoli di Piazza d'Armi, in una gremita sala mensa.

Una messa celebrata ad un mese esatto dal terremoto del 6 aprile, in ricordo prima di tutto delle 297 vittime, ma anche per dare un forte segno di speranza alle decine di migliaia di persone che vivono ogni ora il lancinante dolore per la scomparsa dei lori cari, nell'incertezza del domani, senza più casa e lavoro.

“Continuiamo a chiederci – prosegue Molinari - a quale testimonianza siamo chiamati a dare a chi, ormai, ci osserva, ogni giorno, in Italia e nel mondo e che ci ha ammirato per la nostra dignita. E' questo - conclude il Vescovo - il momento della grande fede.”

Filippo Tronca


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