Il comitato 2 si per l'acqua bene comune dà il via alla battaglia referendaria

Il comitato 2 SI per l'acqua bene comune L'Aquila ad oggi è composto, oltre che da singoli cittadini sostenitori del referendum per l'acqua pubblica, da una rete di associazioni, movimenti, soggetti politici e sindacali: ARCI, Associazione Fraternità (Pizzoli), A Sud, CGIL, comitato "Cittadini per i cittadini", comitato 3e32, Giovani Comunisti/e, Legambiente, Libera, Partito dei Comunisti Italiani, popolo viola AQ, Rifondazione Comunista, Sinistra Critica, Sinistra Ecologia Libertà, Unione Degli Universitari, WWF; il comitato mira a coinvolgere attivamente tutti i sostenitori dell'acqua bene comune e della ri-pubblicizzazione del servizio idrico contro i processi di privatizzazione;

Nei mesi scorsi il comitato ha promosso la raccolta firme per la presentazione dei quesiti referendari sull'acqua ed ha ottenuto l'importante modifica dello Statuto del Comune dell'Aquila che dichiara il servizio idrico "servizio pubblico privo di rilevanza economica", dunque non privatizzabile

Ma in questi giorni ci mobilitiamo ancora con maggiore forza perché il Governo, per dichiarazione esplicita del Presidente del Consiglio Berlusconi, si è espresso vergognosamente contro i referendum del 12 e 13 giugno: è in corso un pericoloso attacco alla partecipazione democratica in questo paese, si sta cercando di impedire al popolo italiano di decidere su temi importanti come quelli sottoposti ai quesiti referendari. Noi non ci stiamo!

Riguardo i 2 quesiti referendari dell'acqua, le dichiarazioni del Ministro Romani sull'intenzione di effettuare un "approfondimento legislativo", e quelle del Sottosegretario Saglia che propone di istituire un'Autorità terza e indipendente, suscitano grande preoccupazione, perché tali affrettati interventi legislativi sulle norme oggetto della consultazione referendaria, a meno di due mesi dalla stessa, hanno più il sapore di uno scippo di democrazia che di un "approfondimento legislativo".

I 2 quesiti per togliere il servizio idrico dal mercato ed eliminare la possibilità di fare profitto sull'acqua bene comune sono stati promossi grazie ad una straordinaria partecipazione popolare, che ha portato alla raccolta di oltre un milione e quattrocentomila firme, a dimostrazione della volontà dei cittadini e cittadine italiani di esprimersi in modo diretto sulla gestione del servizio idrico. Non permetteremo lo scippo dei referendum, faremo il necessario affinché essi rimangano quello strumento garantito dalla Costituzione che permette la partecipazione attiva alla vita politica del proprio paese.

IL COMITATO 2 SI PER L'ACQUA BENE COMUNE DI L'AQUILA

PROMUOVE UNA SERIE DI INIZIATIVE VOLTE AL DIBATTITO PUBBLICO SUI REFERENDUM DEL 12 E 13 GIUGNO:

Venerdì 29 aprile: lancio della campagna "le bandiere dell'acqua bene comune su ogni balcone": i cittadini sostenitori del referendum possono acquistare a 5 euro una bandiera "2 SI per l'acqua bene comune" presso il banchetto allestito in occasione della festa Mayday, nel parco del castello dell'Aquila (mentre successivamente il 1° maggio presso la sede CGIL dell'Aquila), per sostenere la campagna referendaria sia economicamente che dal punto di vista comunicativo, esponendo la bandiera sul proprio balcone.

Sabato 30 aprile: dibattito pubblico "per l'acqua bene comune e contro il nucleare", con l'intervento di Corrado Di Sante dal coordinamento regionale acqua bene comune, presso la festa Mayday;

Domenica 1° maggio: campagna nazionale "le bandiere dell'acqua bene comune sui monumenti delle città", come manifestazione di protesta contro lo scippo dei referendum;

Venerdì 6 maggio: partecipazione e volantinaggio alla manifestazione provinciale a Sulmona per lo sciopero generale proclamato dalla CGIL;

In questi giorni inoltre chiederemo a tutte le amministrazioni comunali del territorio aquilano di esprimersi a favore dei quesiti referendari mediante la presentazione di un ordine del giorno di adesione alla campagna referendaria (documento allegato).