Il cristo morto in processione nel cuore silente della città

Venerdi santo a L'Aquila

03 Aprile 2010   11:49  

Un anno dopo il sisma, il simulacro giallo oro del Cristo morto è tornato ad attraversare la città. L'anno scorso il Venerdì di passione degli aquilani furono i solenni funerali delle vittime del terremoto, nella piazza d’armi della caserma di Coppito.

La processione si è snodata attraverso un percorso ridotto perché molte strade del centro sono ancora inaccessibili. Da piazza San Bernardino, il corteo ha raggiunto lungo corso Vittorio Emanuele, piazza Duomo per poi tornare indietro lungo lo stesso tragitto.

Sono stati i vigili del fuoco a prestare la scorta d’onore al Cristo morto, come segno della gratitudine dell’intera comunità aquilana. Come ogni anno si alzato verso il cielo plumbeo sopra l'Aquila, il canto del Miserere di Selecchy. Canto del dolore, della richiesta di misericordia a Dio dell’uomo fragile. La più commovente delle suppliche composta da Davide in esilio.

A sfilare caracollanti tra due ali di folla silenziosa, le opere di arte sacra contemporanea di Remo Brindisi.

Il Martirio, il Tradimento, la Condanna, la Derisione, l’Ultima Cena, il Volto santo, il Cristo morto.

Sono alcuni dei nomi delle suggestive sculture di Brindisi. Nomi che evocano la passione di Gesù crocifisso. E dal sei aprile anche un destino comune a tutti gli aquilani.

TF

 


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