Il decreto è per chiarire i ruoli della Baraldi e dei dirigenti, Chiodi precisa il suo intervento

03 Maggio 2011   19:46  

"Un decreto di natura tecnica, non un atto che limita poteri e parole di nessuno, ma che ribadisce la necessita' e l'opportunita' di confronti sereni e costruttivi".

Il Commissario ad acta per la Sanita', presidente della Regione Abruzzo, chiarisce il senso del decreto emanato lo scorso 19 aprile.

"Quella del subcommissario e' una figura di nomina governativa - spiega il Commissario - Con questo decreto ho inteso stabilire, con maggiore chiarezza, le funzioni della Struttura commissariale e quelle degli uffici regionali, ribadendo che le une devono lavorare in sinergia con le altre. Va da se' che il risultato finale e' merito o demerito di tutte, coralmente".

Il Commissario conferma la piena e totale fiducia nella Baraldi "trovatasi a co-gestire una situazione difficilissima" perche' "la sanita' abruzzese, come tutti ormai sanno, prima della nostra 'cura' aveva toccato il fondo nel debito e nell'inefficienza".

Nel contempo, il Commissario plaude l'impegno della Direzione Sanita' della Regione e di tutte le Asl per il duro carico di lavoro che stanno sostenendo per l'attuazione di quel percorso di riforma che in un solo biennio ha gia' portato ad un pareggio dei conti "quando altre Regioni virtuose hanno impiegato piu' di dieci anni".

"Un quadro quanto mai complesso - riconosce il Commissario - in cui, a volte, anche la normale dialettica puo' assumere contorni forti. Nulla che non si possa risolvere con il semplice buon senso".

"Nessuna polemica, dunque - rassicura, infine, il Commissario - Tutto sta procedendo per il verso giusto. Tutti insieme stiamo remando in un'unica direzione: quella di assicurare un servizio sanitario regionale di qualita', di eccellenza, con grandi professionalita' e con sistemi diagnostici all'avanguardia. Obiettivi che, piano piano, saranno tutti centrati".


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