Il documentario ambientale in viaggio nei borghi abruzzesi

03 Agosto 2010   15:02  

Torna per la dodicesima edizione, dal 3 al 21 agosto il Festival internazionale del cinema naturalistico ed ambientale, che quest'anno si fregia della prestigiosa Medaglia di Rappresentanza del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, con la consolidata formula itinerante nelle piazze di sette borghi abruzzesi.

Un viaggio attraverso due aree protette, dall'Abruzzo montano alla costa, con gran finale a Tortoreto, per la serata delle premiazioni, che sarà presentata dal popolare conduttore e giornalista televisivo Osvaldo Bevilacqua.

''Nonostante i tagli alla cultura - spiega il direttore Riccardo Forti - siamo riusciti a far proseguire il viaggio di un festival dedicato alla natura e immerso nella natura che in 13 anni di vita ha proposto oltre 500 documentari, dato vita a 30 convegni, ha coinvolto personalità del calibro di Piero Angela , Alberto Angela Roberto Giacobbo, e Licia Colò''

Questa edizione del Festival non poteva non dare un messaggio di vicinanza e attenzione ai territori colpiti dal terremoto del 6 aprile 2009, cominciando l'avventura itinerante, questa sera 3 agosto da Fontecchio, uno borghi dell'aquilano fortemente danneggiati dal sisma, e dove, a partire dalle ore 21, sarà proiettato il film campione d'incassi ''Una notte al museo'' di Shawn Levy, preceduto dai geniali e poetici cartoni animati a firma di Bruno Bozzetto.

E sarà l'occasione per ripopolare e vivere la bellissima piazza del popolo, alle porte dell'antico borgo da ricostruire. Poi domani sempre a Fontecchio saranno proposti i primi 4 dei 12 documentari in concorso, scelti tra le migliori produzioni italiane, e si contenderanno il prestigioso gufo in ceramica di Castelli, assegnato dalla giuria presieduta dal regista Marcello Ramognino.

Queste le altre tappe del festival: 5 e 6 agosto Capestrano, 8 e 9 agosto Cappelle sul Tavo, 11 e 12 Prati di Tivo, 13 e 14 Aielli, 16 e 17 Civitaquana, 18 e 19 Sant'Omero.

'' Il filo rosso, anzi il filo verde che attraversa i documentari in concorso e quelli proposti come retrospettive - spiega il direttore del festival Riccardo Forti - è quest'anno il mutamento climatico, l'uomo che modifica e talvolta stravolge l'ambiente, la responsabilità nei confronti delle generazioni future. À dimostrazione che il documentario ambientale va ben oltre l'intrattenimento, gli animali esotici e i paesaggi da cartolina, perchè è un genere che sempre di più affronta temi ecologici di grande ed urgente attualità''.
tr à le opere in visione ricordi

Il festival come ogni anno si propone anche come agorà itinerante, con dibattiti, presentazione di libri ed esperienze dalla valenza ambientale.

Novità di quest'anno è poi il documentario che sarà girato da vari registi, dedicato a ciascun borgo che ospiterà il festival, al fine di promuoverne la bellezza e i loro tesori nascosti ad un vasto pubblico.

 


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